Tante volte gli abusi e le violenze domestiche rimangono nascosti tra le mura di casa. Infatti, la solitudine e la paura di perdere tutto, spesso non consentono alle vittime di trovare il coraggio per denunciare. Ecco perché, nella giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, la Polizia di Stato rinnova la campagna “Questo non è amore”, per ricordare alle donne che non siete sole e che è possibile uscire dalla spirale di violenza.
Il progetto coinvolge anche la Questura di Catanzaro che sarà presente tra la gente con propri stand nella mattina a Lamezia Terme, nell’area pedonale di Corso Numistrano e, nel pomeriggio, a Catanzaro in Piazza Cavour. Alla cittadinanza verrà offerto un opuscolo contenente tanti dati e consigli per affrontare un fenomeno che necessita pure dell’impegno di altri enti ed associazioni. Infatti, nella prefazione della brochure il Capo della Polizia Vittorio Pisani sottolinea che “non basta indignarsi alla violenza, ma è necessario lavorare concretamente tutti insieme contro ogni forma di omertà e rassegnazione”.
In questa direzione, la Questura di Catanzaro ultimamente ha irrobustito i rapporti di collaborazione con altri enti, istituzioni ed associazioni che si occupano di violenza sulle donne, in quanto una efficace azione di contrasto necessita di una sinergica strategia di rete. Tra le ultime iniziative portate a compimento vi è quella della realizzazione, in collaborazione con Soroptimist Club Lamezia Terme, dell’aula di audizione “Una stanza tutta per sé”, presso il Commissariato di P.S. di Lamezia Terme, per incoraggiare le donne vittime di violenze, a rivolgersi alle forze dell’ordine per trovare sostegno in un ambiente accogliente e protetto, nel delicato e incisivo momento della denuncia.
Da alcuni anni, inoltre, è perfettamente operativa anche sul territorio della provincia di Catanzaro l’app YouPol, un’applicazione al passo con le nuove tecnologie e molto semplice da utilizzare, per interagire direttamente con la Polizia di Stato e che permette di inviare segnalazioni, anche in forma anonima, con la possibilità di allegare video, audio, immagini e testo.
Infine, grazie all’impiego di risorse professionali specializzate l’attività investigativa condotta dalla Questura di Catanzaro negli ultimi 12 mesi ha consentito la emissione di 13 provvedimenti cautelari a carico di altrettante persone indagate per reati di violenza contro le donne. A seconda dei casi, è stata irrogata la detenzione oppure quella domiciliare con l’applicazione del braccialetto elettronico. Diversi, sono stati anche i provvedimenti di divieto di avvicinamento o di dimora. Infine, ben 36 persone sono state sottoposte alla misura della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza e 7 ad ammonimento.
Si ricorda che rivolgersi alla Polizia di Stato, alle forze dell’ordine o contattare la rete nazionale antiviolenza è facile: basta telefonare al numero 1522. Una telefonata può rivelarsi fondamentale per poter uscire efficacemente dalla spirale di violenza, fisica e psicologica di cui si è vittime.
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