L’importanza dei cimiteri, Cannistrà: “Luoghi custodi di memoria e dignità”

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  24 gennaio 2025 23:35

di EMANUELE CANNISTRÀ

I cimiteri sono spazi spesso silenziosi, ma ricchi di significato per ogni comunità. Non sono solo luoghi di sepoltura, ma rappresentano anche il posto dove riposano i nostri cari e simboleggiano una cultura che onora la memoria e la dignità di chi ci ha preceduto. La manutenzione dei cimiteri, quindi, non è solo una questione di ordine e pulizia, ma un gesto di profondo rispetto verso la vita che è stata e verso coloro che, ormai “dormienti”, fanno parte della nostra storia collettiva.

Il cimitero, in molte culture, è considerato un biglietto da visita di una comunità che rispetta la propria storia e i suoi membri defunti. Se una cittadina è ben curata, con strade pulite e parchi ben mantenuti, lo stesso dovrebbe valere per i luoghi di sepoltura. Ogni città o paese ha il dovere di prendersi cura del proprio cimitero, non solo per il benessere dei vivi, ma anche per onorare i defunti che vi riposano. Un cimitero trascurato, con loculi danneggiati, vegetazione incolta e rifiuti sparsi, rappresenta non solo una ferita visibile per la comunità, ma anche un atto di disprezzo verso la memoria storica e le tradizioni culturali che una società custodisce.

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La gestione di un cimitero non può essere vista semplicemente come un'attività commerciale. Purtroppo, si osserva frequentemente che le amministrazioni aumentano le tariffe per la concessione dei loculi e per altri servizi legati alla sepoltura, senza fornire in cambio servizi essenziali. La pulizia regolare, la manutenzione dei loculi, la cura delle aree di inumazione, il rispetto delle normative igienico-sanitarie e la gestione degli obitori non sono opzionali, ma devono essere considerati diritti fondamentali. La tomba di un defunto non dovrebbe diventare una fonte di guadagno per chi gestisce il cimitero, ma piuttosto un luogo dignitoso che rifletta il rispetto per la persona che vi è sepolta. Quando un cimitero è ben curato, offre un ambiente di pace, un rifugio per il dolore dei familiari e un segno tangibile di rispetto verso il passato. Al contrario, se viene trascurato, diventa un simbolo di indifferenza e mancanza di valori, e l'intera comunità ne soffre.

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Spesso, le voci di chi denuncia il degrado dei cimiteri vengono ignorate. Le lamentele dei familiari dei defunti e gli appelli del cappellano, che ogni giorno si prende cura spiritualmente dei “dormienti”, rappresentano un grido silenzioso che raramente riceve risposte adeguate dalle autorità competenti. La mancanza di intervento da parte delle amministrazioni è, infatti, una grave negligenza, un’azione che tradisce il dovere di rispetto e cura che ogni comunità ha verso i suoi membri, sia vivi che defunti. Le istituzioni dovrebbero prestare attenzione non solo alle parole del cappellano, ma anche ai desideri di chi visita il cimitero, poiché questi luoghi sono spazi di condivisione, non solo di ricordo, e meritano di essere trattati con la stessa dignità riservata a un luogo di culto o a una piazza centrale.
Non basta più solo restaurare o riqualificare: è fondamentale un cambiamento di mentalità. Le comunità devono riscoprire l’importanza di mantenere i cimiteri come luoghi di dignità e memoria, piuttosto che come semplici affari economici. Gli amministratori pubblici e le autorità competenti devono assicurarsi che questi spazi siano sempre in ottime condizioni, che i loculi siano adeguati e che l’assistenza fornita alle famiglie sia quella che ci si aspetta in momenti di lutto e dolore. Il cimitero non è solo il luogo dove i nostri cari riposano, ma rappresenta un simbolo di una comunità che non dimentica, che continua a onorare chi non c’è più e che si impegna a lasciare alle future generazioni un mondo migliore e più rispettoso. È una questione di dignità e rispetto, e la nostra società ha il dovere di riflettere su come trattiamo questi luoghi, affinché possano essere custodi degni della memoria e della storia di ogni vita che vi è stata consacrata.

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