Save the Children lancia l'allarme sulle grandi disparità in Italia nell'offerta dei centri estivi, per condizioni di accesso, costi e agevolazioni. Secondo i dati raccolti dall'associazione, per molti bambini c'è il rischio di una estate vuota di opportunità educative e di socialità. Per questo lancia un appello per aprire in agosto nuovi spazi per l'estate dei bambini in tutte le città.
L'indagine condotta sull'accessibilità dei centri estivi comunali o convenzionati per i minori in Italia ha preso in considerazione 20 comuni capoluogo di regione andando a rilevare il periodo di avvio delle attività, le fasce di età dei bambini accolti, le tariffe e le agevolazioni e le esenzioni. "Dall'analisi dei dati - scrive Save the Children -, risulta chiaro un panorama frammentato in tutta Italia, con regole differenti in base ai comuni, che spesso crea confusione e marca le differenze tra Nord e Sud del Paese".
Dai dati emerge una profonda differenza tra quei comuni che hanno scelto di centralizzare l'offerta e raccogliere direttamente le domande delle famiglie interessate (quali Bologna, Milano, Torino, Trieste, Trento, Aosta, Firenze, Ancona, Genova, Venezia, Campobasso) e quei comuni che hanno preferito delegare anche questi aspetti al settore privato o al terzo settore (come Napoli, Cagliari, Perugia, Palermo, Potenza e L'Aquila).
Inoltre alcuni comuni hanno pubblicato dei bandi con Fondi per sostenere parte delle spese di gestione degli enti organizzatori e per supportare l'accesso gratuito delle famiglie più in difficoltà (Bari, Catanzaro). Una situazione particolare si è verificata su Roma, dove ogni Municipio ha deciso in autonomia.
Testata giornalistica registrata presso il tribunale di Catanzaro n. 4 del Registro Stampa del 05/07/2019.
Direttore responsabile: Enzo Cosentino. Direttore editoriale: Stefania Papaleo.
Redazione centrale: Via Cardatori, 9 88100 Catanzaro (CZ).
LaNuovaCalabria | P.Iva 03698240797
Service Provider Aruba S.p.a.
Contattaci: redazione@lanuovacalabria.it
Tel. 0961 873736