"Nella serata di ieri, in un webinar, sono state illustrate, le prospettive progettuali di interconnessione della linea ferrata Jonica con la nuova prevista linea AV SA-RC. L'incontro organizzato e moderato dal Presidente dell'Associazione Ferrovie in Calabria, Roberto Galati, ha visto la partecipazione delle Deputate Elisabetta Barbuto ed Enza Bruno Bossio, componenti della Commissione trasporti alla Camera e del Consigliere Regionale, Antonio De Caprio. Hanno partecipato anche Ettore Durante in rappresentanza dell'Unione delle Associazioni della Riviera dei Cedri e del Pollino, Giovanni Verga del Comitato per la riattivazione della ferrovia Sicignano-Lagonegro e Domenico Mazza per il Comitato Magna Graecia. Argomento del webinar è stata l'analisi del sistema infrastrutturale ferroviario in Calabria". E' quanto si legge in una nota del Comitato Magna Graecia.
"Relativamente lo Jonio - prosegue la nota - il discorso è stato concentrato sulla necessità di connettere in modo veloce e stabile l'asse Crotone/Corigliano-Rossano alla nuova interconnessione con la linea AV nei pressi di Tarsia, previo la presa in considerazione del deviatoio ferroviario che dal Lacinio canalizzerebbe i flussi verso la futura linea ad alta velocità. In questo modo i tempi di percorrenza da Crotone verso Roma sarebbero stimati in circa 3.30h di tragitto. È stata posta in rilievo anche la necessità, non più differibile, di ricucitura del territorio compreso tra Crotone e Sibari al naturale flusso proveniente dall'Adriatico, laddove le politiche scellerate degli ultimi 50 anni hanno artatamente deviato ad ovest della Piana, quindi verso l'area Valliva, tutti gli Asset ferro-stradali, decretando la morte dei territori a sud di Sibari".
"Il Comitato - evidenziano - ha posto in risalto anche il ruolo che dovranno svolgere i Sindaci jonici nel processo di ricucitura del territorio, finalizzato ad un agire corale e non già da solista, partendo proprio dalla funzione strategica dei primi cittadini di Crotone e Corigliano-Rossano, i quali dovranno essere da traino per tutti i loro colleghi nel processo di rinascita e riequilibrio della comunità dell'Arco Jonico Magnograeco. Le Rappresentanze Istituzionali hanno mostrato notevole interesse verso i temi toccati, in particolare sulla proposta del cosiddetto "deviatoio di Thurio", impegnandosi a trattare l'argomento rispettivamente nella Commissione trasporti alla Camera ed in seno al Consiglio Regionale".
"È stato proposto, poi, dall'On Bruno Bossio, - si legge ancora - un nuovo webinar sui trasporti e sulla necessità di ricucitura e rifunzionalizzazione degli Asset infrastrutturali presenti sullo Jonio: porti, aeroporto Pitagora, SS106, nuova fermata FS per Corigliano-Rossano in prossimità del cantiere del nuovo Ospedale. Continua, senza sosta, l'opera di sensibilizzazione che il Comitato ha inteso intraprendere sulle problematiche che incombono sull'area dell'Arco Jonico Sibarita - Silano - Crotoniate. Si attesta, sempre più dirompente, la consapevolezza che solo un cambio di vedute svincolate da logiche centraliste, ed una rinnovata visuale di "Territorio", potranno condurre l'area Jonica e le città di Corigliano-Rossano e Crotone ad una fase di straordinaria rinascita e sussidiario benessere".
"La perversa dinamica di aver pianificato, e di continuare ad immaginare, gli Asset della mobilità totalmente schiacciati sull'area ovest della Regione, nonostante lo Jonio, per caratteristiche orografiche, si presti ad un minore impatto ambientale rientrando, di diritto, in una condizione di territorio predisposto all'infrastrutturazione green, richiesto dai nuovi dettami europei, ha generato il processo involutivo dell'area. Solo una rinnovata visione politico-amministrativa, - concludono - con la conseguente creazione di una rete intermodale fra servizi ad alta velocità, strada di categoria B, rilancio dello scalo Pitagorico con usufrutto a tutta l'area della Sibaritide e definitiva interconnessione delle portualità di Crotone e Corigliano-Rossano all'interno dell'Autorità di bacino Jonica Tarantina, si potrà restituire un'agognata equivalenza all'Arco Jonico rispetto agli altri ambiti regionali che riverberi benessere diffuso a tutta la Calabria".
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