L'influenza dei social sui processi cognitivi e sulle relazioni umane, il convegno Ammi di Catanzaro

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  03 dicembre 2022 18:56

Che effetto hanno facebook, instagram, tik tok sulle nuove generazioni? L'argomento è stato al centro di un interessante incontro, dal titolo “Influenza dei social media sui processi cognitivi del cervello e delle relazioni umane”, promosso dall'Ammi (Associazione Mogli Medici Italiani)sezione di Catanzaro, presieduta da Silvana Aiello Bertucci, e tenutosi nella Casa delle Culture della Provincia.
 
“Sono orgogliosa di presiedere questa sezione - ha affermato Silvana Aiello -  L'appuntamento si è pregiato della presenza della presidente nazionale, Michela D'Errico, che ringrazio per la sua guida carismatica e sensibile. Abbiamo avuto in platea tantissimi studenti e ne sono felice perché credo moltissimo nelle nuove generazioni e, spesso, abbiamo lavorato a stretto contatto con loro in questi mesi, grazie alla lungimiranza di dirigenti scolastici illuminati, come la preside del liceo scientifico “Siciliani”, Filomena Rita Folino.
 
“L'Ammi – ha evidenziato la presidente nazionale D'Errico – nasce 53 anni fa a sostegno di tematiche socio-previdenziali. Abbiamo una grande responsabilità nei confronti dei giovani e l'organizzazione e promozione di questi appuntamenti è fondamentale. Dobbiamo creare progetti interattivi che educano alle emozioni e alla percezione del sé.” 
 
Molto seguita la relazione di Francesco Pira, professore associato di Sociologia e direttore del Master in Esperto della Comunicazione digitale all'Università degli Studi di Messina: “Sono tantissimi, troppi, i ragazzi che muoiono perché non si sentono accettati nella società. La grande svolta è recuperare un nuovo umanesimo. In questa era del metaverso, quello che sta mancando è il rispetto dell'altra persona. I ragazzi devono tenere presente che hanno in mano il loro futuro e non devono farsi governare dalle tecnologie. Noi adulti, invece, dobbiamo metterci più in ascolto verso i giovani”.
 
Il tema è stato introdotto da Stefania Zampogna, direttore SOC di Pediatria di Crotone e presidente nazionale SIMEUP, che ha sottolineato: “Alcune ricerche indicano che l'utilizzo eccessivo degli smartphone e di giochi tecnologici crea dipendenza e può indurre cambiamenti neurocognitivi avversi. Occorre educare e fare rete affinché i social media generino un'evoluzione e non un'involuzione”.
 
Secondo Cristina Segura Garcia, psichiatra e professore associato di Psichiatria all'Università Magna Graecia di Catanzaro, “la maggior parte dei ragazzi sono molto condizionati dai mass media e a questo è correlata l'insorgenza di tante problematiche di tipo psichiatrico. L'uso dei social network aumenta l'insoddisfazione corporea e questo spiega l'aumento del desiderio, tra gli adolescenti, di ricorrere alla chirurgia estetica”.
 
Per Daniela Marcello, professoressa, ricercatrice e docente di Diritto Privato all'Università di Firenze, “quando si parla di dati dei minori occorre realizzare un equilibrio tra tutela della riservatezza, libertà della manifestazione del pensiero, tutela degli stessi dai pericoli esterni e l'esercizio della potestà genitoriale. Fondamentale la tutela esterna ed interna alla famiglia”.
 
E' intervenuta Wanda Ferro, sottosegretario al Ministero dell'Interno: “dobbiamo esortare i giovani ad usare i social in modo intelligente. E' il tempo di vivere la quotidianità e le vere rivoluzioni sono quelle degli uomini e delle donne che dicono la propria opinione e difendono le proprie idee”. 
 
Presente anche il presidente dell'Ordine dei Medici di Catanzaro, Vincenzo Antonio Ciconte, che ha sottolineato “l'importanza di lavorare in sinergia, formando le nuove generazioni, con l'impegno sociale che mostra costantemente l'Ammi”.

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