L’Innovazione Armonica diventa materia d'insegnamento universitario: la Calabria guida la rivoluzione del futuro
Fulvio Scarpino, Vice Coordinatore Nazionale dei Corecom e Presidente Corecom Calabria.
Dalla visione di Francesco Cicione alla dignità accademica: un pensiero nato al Sud che unisce tecnologia e umanesimo, territorio e speranza.
25 giugno 2025 13:54
Il Corecom Calabria accoglie con profondo entusiasmo e autentico orgoglio la notizia dell’introduzione dell’Innovazione Armonica come insegnamento universitario in Italia. È un evento che supera i confini di una semplice nomina accademica, e che si configura come una svolta culturale, filosofica e politica dal valore simbolico straordinario. Perché per la prima volta, il pensiero generativo nato nel cuore della Calabria, prende la via delle aule universitarie non come riflessione teorica isolata, ma come disciplina sistematizzata, proposta formativa, fondamento scientifico.
La visione dell’Innovazione Armonica, elaborata e coltivata da Francesco Cicione e dal suo gruppo di lavoro all’interno di Entopan e dell’Harmonic Innovation Hub, non è solo una proposta di metodo per le politiche pubbliche o per lo sviluppo territoriale: è un’autentica ridefinizione del senso stesso dell’innovazione. Una ridefinizione che non separa più tecnologia e umanesimo, impresa e bene comune, ma li tiene insieme, in equilibrio. È una risposta alta e strutturale a un’epoca in cui il cambiamento corre spesso senza direzione e la modernità sembra disancorata dalla giustizia e dalla relazione.
In questo contesto, il fatto che una materia universitaria oggi porti il nome di “Innovazione Armonica” non rappresenta semplicemente l’istituzionalizzazione di una visione, ma l’atto di responsabilità di un sistema formativo che decide di formare competenze e coscienze. È un investimento che guarda oltre la tecnica: un ritorno al pensiero profondo, integrale, orientato al bene collettivo e alla dignità delle comunità locali.
Per la Calabria si tratta di un riconoscimento straordinario. È il segno che la nostra terra, spesso narrata solo in chiave emergenziale o assistenziale, può generare pensiero alto, visione, architettura civile. Può essere madre non solo di resilienza, ma di progetti di futuro. L’Innovazione Armonica è, infatti, l’unica visione oggi in grado di interpretare le complessità della Super Smart Society 5.0, coniugando il bisogno di efficienza e velocità con quello di cura, ascolto e rigenerazione delle relazioni sociali.
Nel cuore del Mediterraneo, in un Sud spesso costretto a rincorrere le traiettorie disegnate altrove, nasce invece un paradigma che anticipa, che apre, che costruisce. La materia accademica appena istituita dimostra che da questa regione può partire un cambio di passo non marginale, non estetico, ma radicale e trasformativo. Una rivoluzione che non rompe, ma armonizza. Che non polarizza, ma ricompone. Che non consuma, ma genera. Una rivoluzione che si fonda sulla convinzione che lo sviluppo, per essere tale, debba avere un’anima.
Il Corecom Calabria, attraverso l’impegno convinto e unitario del suo Presidente Fulvio Scarpino e dei componenti Mario Mazza e Pasquale Petrolo in quanto organo che osserva e accompagna le dinamiche della comunicazione pubblica, non può che salutare questo passaggio con entusiasmo e con rinnovato senso di responsabilità. Perché ogni modello formativo che integra cultura, tecnologia, identità e futuro, rappresenta un investimento nel tessuto più fragile ma più promettente del nostro tempo: i giovani, i territori marginali, le istituzioni locali, le famiglie, le reti sociali. Ed è a questi interlocutori che l’Innovazione Armonica parla, senza enfasi, ma con chiarezza. Non offrendo formule, ma proponendo processi. Non promettendo miracoli, ma costruendo ponti.
La Calabria, attraverso questa materia universitaria, dimostra di saper essere laboratorio e non solo cronaca. Di saper offrire strumenti e non solo diagnosi. Di poter diventare capitale di un’umanità intelligente, capace di abitare il cambiamento senza subirlo.
Siamo dunque davanti a un momento di rara coerenza tra pensiero e azione, tra territorio e istituzioni, tra sapere e futuro. E se un giorno questa materia universitaria sarà ricordata come l’inizio di una stagione nuova per la cultura dell’innovazione in Italia, sarà anche grazie al fatto che tutto è cominciato qui, in Calabria, da un pensiero lucido e generoso, che ha avuto il coraggio di farsi radice e orizzonte.