È previsto per metà ottobre l'insediamento a Napoli del nuovo Procuratore della Repubblica, Nicola Gratteri, nominato a maggioranza dal Plenum del Consiglio Superiore della Magistratura (Csm) mercoledì scorso. Gratteri sta predisponendo gli ultimi atti nel suo attuale ruolo di procuratore di Catanzaro e si prepara al nuovo incarico di responsabile della Procura partenopea.
La Procura di Napoli, con i suoi nove procuratori aggiunti e gli oltre cento sostituti è la più grande d'Italia. Gratteri vi subentrerà al posto di Giovanni Melillo, nominato un anno e mezzo fa Procuratore nazionale antimafia, incarico al quale aveva concorso anche lo stesso Gratteri, senza riuscire a far breccia.
Gratteri, 65 anni, originario di Gerace, nel Reggino, com'è noto è sotto scorta dal 1986 per le sue indagini delicate sulla 'ndrangheta e sul ruolo delle cosche non solo in Calabria, ma anche in Italia e nel mondo. Ha seguito delicate vicende giudiziarie, arrestando colletti bianchi, pericolosi affiliati delle organizzazioni criminali e svariati latitanti tra i quali narcotrafficanti internazionali e broker al soldo delle consorterie criminali.
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