Riceviamo la lettera aperta dell'avvocato M.Claudia Conidi ai "boss o aspiranti tali"
di M.CLAUDIA CONIDI*
Dopo tanti anni a vedere e sentire sempre le stesse cose, da parte dei soliti noti, posso francamente dirvi :Zu Peppe ,zu Micu ,zu Cicciu e zu Laqualunque, avete proprio rotto le scatole!.
Questo modo retrogrado di concepire la società e la vita tutta, ha proprio stufato. Mettetevi in testa che nessuno è nato per tollerarvi o pagare le tasse per farvi processare o mantenervi nelle patrie galere.
Mettetevi in testa che quando le vostre mamme vi concepirono in quel giorno fatidico e vi misero al mondo, lo fecero con lo stesso dolore di quelle madri dei figli che già avete ucciso o sareste pronti a massacrare, per mantenere il vostro potere, per poter esser ancora Don Pinco, Zu Pallo o Mister X di turno. La vita è altro che decidere a tavolino su quella degli altri.
Chi vi protegge o manovra è peggio di voi. Al di sopra di tutti, ricordatelo, ce n’è soltanto uno: DIO, ma quello vero!
E anche se vostro figlio lo chiamerete per nome “TERNO”, per far sì che quando vi additeranno diranno .”U vidi chiddu ? E’ UpatreETerno!”, non sarà di certo così!
La società tutta è stufa di voi, delle solite dinamiche mentali, ndrine, locali, capibastone, cartelli clan e storie misere di potere impastato col sangue o col malaffare. Guardate i vostri figli e dite loro con dignità: “Vogliatevi tutti bene e fiducia a chi merita, non a nessuno! Perché c’è sempre qualcuno che merita la nostra fiducia e non in cui riporre il solito “terrore” che voi chiamate “rispetto, ”e per meritarla basta una cosa sola: la Stima.
Ma voi la riponete soltanto in chi vi protegge, vi garantisce quel potere o ve lo riconosce, potere che s’identifica nel vostro essere meschino, fatto di nulla.
Basta col suolo delle sirene, delle catene o delle campane, fate che la vostra vita e quella degli altri sia una bella tela su cui scrivere non liste di morte o di affari, o lunghe O.C.C., ma sguardi fatti di luce e rispetto. Perché la vita è una sola e sulla vostra tomba, perché morirete anche voi, se non ammazzati, o in qualche carcere a vita o di malattia come tutti sarà scritto sempre e comunque “R.I.P.” , con due date, di nascita e di morte.
Ma, in mezzo a quelle date, risuonerà ancora il pianto di chi avete calpestato, martoriato, deluso. E le loro lacrime non annaffieranno di certo i fiori che lambiranno i vostri volti segnati dal tempo balordo che avrete vissuto. Ricordate però che quella P., potrebbe forse anche essere sola una lettera dell’alfabeto e non la divina ricompensa o Misericordia per voi.
Perché Dio è anche GIUSTO. Non cerco clienti “pentiti”, tranquilli, ne ho fin troppi, nonostante me ne abbiano fatte tante e di bruttissime, ma solo voglio dirvi che non ho paura di voi, come mai l’ho avuta e spero che un giorno possiate pensare a queste righe e dire: questa qui, cavolo, aveva proprio ragione!
*avvocato
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