di ENZO COSENTINO
Che aria tira nel mondo politico catanzarese, qual è lo stato di salute di partiti e movimenti più o meno collaterali ad essi? Un bel punto di domanda perché la politica ha in mano le chiavi del futuro della Città, Capoluogo di regione.
Abbiamo tastato il polso al segretario cittadino del PD, Fabio Celia che siede anche nella massima istituzione cittadina come capogruppo dem. A Fabio Celia abbiamo posto delle domande anche per capire come si evolverà l’iter in casa dem sulle scelte congressuali nazionali. Proponiamo ai nostri lettori l’attenta lettura dell’intervista.
Diversi problemi sul tappeto per il Pd catanzarese. Quelli politici, quelli organizzativi. Il quadro degli organismi decisionale è completo?
“Il Pd cittadino sta lavorando nel migliore dei modi e senza affanni. Non ci sono quindi problemi particolari, se non quelli contingenti e fisiologici per ogni grande organizzazione politica anche in ambito periferico. Ma noi, nella fattispecie, ci siamo pure dati una precisa fisionomia e una determinata strutturazione con un organigramma completo”.
Il Pd ha vinto le elezioni nel Capoluogo riuscendo a mandare all’opposizione il centrodestra. Riuscirà a tesorizzare questo exploit? Ed ancora : è tutto merito del Pd?
“Difficile rispondere. Bisognerebbe avere la sfera di cristallo per capire come ci giudicheranno i cittadini fra 4 anni. Io posso solo assicurare che noi cercheremo di realizzare tutto quanto abbiamo promesso alla gente in fase di campagna elettorale. Non ci crogioliamo, dunque, nel rivendicare meriti assoluti sul risultato conseguito, per carità. Ma nemmeno prestiamo il fianco a chi vuole strumentalmente minimizzare il grande apporto dato dal nostro partito all'intero centrosinistra catanzarese”.
Tutti con il Sindaco Fiorita. Per sempre per tutta la legislatura consiliare?
“Ci mancherebbe altro. La consiliatura in corso nasce sulla base di uno schema e di un programma precisi. Niente passi indietro o atteggiamenti da voltagabbana, allora. Salvo fatti imponderabili o cause di forza maggiore”.
Rimpasto di giunta “si”, rimpasto di giunta “no”. Come giudica nell’uno o nell’altro caso questa eventualità?
“Non compete a me dare giudizi del genere. Mi sia esclusivamente consentito di rivolgere i complimenti agli esponenti del Pd presenti nella squadra dell'amico sindaco Nicola: l'assessore Aldo Casalinuovo e il vicesindaco Giusy Iemma, peraltro presidente dell'assemblea regionale del Pd”.
Vista dalla sua angolazione di segretario cittadino, ma anche di consigliere comunale e capogruppo, alla Città di Catanzaro cosa necessita per farle compiere un salto di qualità?
“Una compagine di governo locale che sia impegnata H24. Cosa che, per la verità, sta già avvenendo. E l'amore viscerale dei catanzaresi per la propria terra. Un sentimento che dovrebbe portare sempre più spesso i suoi "figli" ad apprezzarne e valorizzarne le enormi potenzialità, invece di stigmatizzarne soltanto i difetti".
Bussa alle porte un Consiglio Comunale “aperto” su uno scottante tema: la seconda facoltà di medicina a Cosenza. Il pensiero possibilmente non “unico” del Pd e del gruppo consiliare cittadino.
“È stato commesso un autentico delitto politico. L'ennesimo perpetrato ai danni di Catanzaro, in generale, e della sua prestigiosa Università, in particolare. Io, per carattere, non sono un revanscista. Ma credo che, prima o poi, bisognerà metaforicamente portare sul banco degli imputati quanti, fra i protagonisti di un noto e assai longevo sistema di potere del capoluogo, hanno avallato o addirittura favorito questo scempio. E credo che il civico consesso, convocato ad hoc per discutere lo spinoso argomento, servirà, quantomeno, a mettere qualche puntino sulle i”.
Congresso nazionale del suo Partito, una scommessa per rigenerare la classe dirigente. Ne state discutendo e quale candidatura alla segreteria le piace?
“I pretendenti alla segreteria nazionale del Pd sono tre figure di spessore e di primissimo piano, non solo all'interno del nostro partito. Detto ciò, fatto che mi sembra oltretutto molto importante mettere in rilievo, è chiaro come vi sia una fitta discussione fra di noi. Ma questo non significa che ci saranno ordini di scuderia, almeno da parte mia. E quindi, secondo quanto si afferma in frangenti del genere, ogni iscritto, militante o simpatizzante, Dem avrà libertà di scelta sull'espressione di voto che intenderà manifestare al congresso”.
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