Nella 'bolla' del Covid l'attività di "un medico di base di periferia", come si è definito il dott. Aristide Anfosso, si è ridotta notevolmente, perdendo il rapporto con il 'cliente' - così ne parla di quello medico-paziente - dovendosi limitare alle sole urgenze. Ma il dott. Anfosso non si limita a questo, trova incomprensibile come il contratto degli specializzandi non sia poi rinnovato nelle unità operative in cui hanno prestato servizio "per questa interpretazione dei dirigenti medici catanzaresi". Tornando al Covid, per il dott. Anfosso: "La svolta potrà esserci soltanto quando saranno commercializzati gli anticorpi monoclonali".
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