Livatino diventa beato. La riflessione dell'assessore Russo: "Sapere che mons. Bertolone è stato il postulatore sia sprone per tutti noi"

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L'avvocato Danilo Russo
  09 maggio 2021 15:17

Riceviamo una riflessione dell'assessore al Comune di Catanzaro, Danilo Russo, sulla beatificazione di Rosario Livatino.

di DANILO RUSSO*

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“Rosario Livatino nacque a Canicattì nel 1952, un uomo del sud che, come tutti gli uomini e le donne del sud, vivono e operano nella consapevolezza di doversi scontrare con le mille realtà della nostra amata terra. Nel 1979 diventò sostituto procuratore presso il tribunale di Agrigento e subito si diede da fare per ristabilire la Legalità in una terra martoriata dalla mafia. Venne ucciso il 21 settembre 1990 sulla SS 640 Caltanissetta-Agrigento. San Giovanni Paolo II lo definì martire della giustizia e oggi la proclamazione di Livatino all’altare dei Beati deve dare forza ai tanti uomini e donne delle istituzioni per gridare “No alle mafie”, un grido unanime di legalità e giustizia sulle orme di Cristo. Sapere, inoltre, che il nostro arcivescovo, sua eccellenza monsignor Vincenzo Bertolone, è stato il postulatore della causa di beatificazione del giudice Livatino, deve spronare ancora di più la nostra comunità a perseguire il bene e la giustizia”.

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*assessore al Comune di Catanzaro

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