ll Partito democratico di Maida parteciperà alla manifestazione nazionale a Napoli

Il Partito Democratico di Maida sarà presente alla manifestazione Nazionale indetta per sabato 25 maggio a Napoli da “La Via Maestra”, una schiera ampia di cittadini e organismi di rappresentanza, tra questi il sindacato della CGIL e altre 160 organizzazioni e associazioni.

Il segretario del locale circolo Francesco Pileggi sottolinea “la nostra comunità democratica sarà presente sabato a Napoli per ribadire la più totale contrarietà a ogni forma di marginalizzazione delle persone più fragili, e per ribadire con forza che la via maestra della ripresa passerà per la solidarietà e i diritti”.

"In piazza insieme al sindacato e alle associazioni per difendere i diritti dei lavoratori, l’integrità della Costituzione e l’unità del Paese. Il compito delle forze politiche progressiste è essere al fianco delle giuste rivendicazioni di cui la piazza si farà portavoce. Sosteniamo pienamente le ragioni della mobilitazione, contro la precarizzazione del lavoro che il governo sembra non voler contrastare ma anzi favorire. Per una retribuzione dignitosa, che non sembra essere interesse del governo Meloni, il quale affonda la proposta di legge sul salario minimo presentata dalle opposizioni. Contro la progressiva privatizzazione della sanità, affinché il diritto alle cure sia garantito a tutti, indipendentemente dalle proprie possibilità economiche. Per l’unità del Paese, contro lo sciagurato progetto di autonomia differenziata, che renderà irreversibili e sistematiche le disparità, già enormi, presenti tra le regioni ricche e quelle povere del nostro Paese. In piazza per opporci anche allo stravolgimento della Carta Costituzionale, che rischia di essere mortificata dal progetto del premierato, il quale penalizzerà il ruolo del parlamento per promuovere l’idea dell’uomo solo al comando. In piazza anche per difendere la libertà d’informazione, al fianco dei giornalisti del USiGRai e di tutti i professionisti dell’informazione pubblica che si trovano nella condizione di non poter svolgere il proprio ruolo fondamentale a causa di pressioni politiche, di chiara matrice governativa".

"Un compatto rifiuto anche a tutte le forme di discriminazione e marginalizzazione, contro la xenofobia e il razzismo che avvelenano la vita democratica del Paese, con la piena partecipazione di molti personaggi appartenenti all’attuale maggioranza parlamentare".

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