di CARMINE MUSTARI
Si è svolto a Taverna il convegno organizzato dal Movimento Democratico e progressista che propone di analizzare e relazionare sul tema dello sviluppo della montagna, il tutto programmato nel contesto del Teatro Verde all’aperto in località Monaco nel comune di Taverna e all’interno del Parco della Sila.
Promotore dell’iniziativa Marco Gentile del direttivo provinciale di Catanzaro. “L'epidemia da Coronavirus in due mesi ha radicalmente modificato la vita economica e sociale di tutta la nazione, - dichiarava Gentile aprendo i lavori del convegno - imponendo tanto al Governo centrale quanto agli enti locali, l’adozione di una serie di provvedimenti incentrati essenzialmente sul distanziamento delle persone, al fine di evitare il contagio e l'ulteriore diffusione del virus nella popolazione. In sostanza queste misure si sono rilevate efficaci, ed il distanziamento sociale, nelle regioni meridionali ed in Calabria in particolare, vista la peculiare distribuzione demografica nel territorio, ha consentito di avere come risultato quello di essere la ragione con la più bassa incidenza d'Italia di casi di contagio da coronavirus. Inoltre, nei paesi della Sila e della Presila, questa incidenza si è rilevata, per quanto di mia conoscenza, pressoché nulla. Nei boschi, nei sentieri delle montagne, in mezzo alla natura e lontano dalle aree urbanizzate, dove le distanze interpersonali sono larghissime, non esiste circolazione virale, e il rischio d'infettarsi è risultato praticamente nullo".
"Questo aspetto consente necessariamente di cogliere una storica occasione di rilancio e sviluppo del territorio montano attraverso un percorso obbligatorio quanto equilibrato di coinvolgimento di Comuni, Enti Locali, Parco Nazionale della Sila, nonché degli imprenditori turistici della ricezione e della ristorazione, per offrire ai calabresi e non, questa estate la possibilità di trascorrere una vacanza in sicurezza. Tutto ciò va però certificato e corredato - aggiunge sempre Gentile - da una vasta offerta di servizi ricettivi, ristorativi e di svago che garantiscono le dovute distanze, ma allo stesso tempo possano essere affiancate da efficaci piani di monitoraggio sanitario e di assistenza a lavoratori e turisti. Le misure dovranno innanzitutto garantire la concessione gratuita di spazi pubblici all'interno dei boschi, nelle aree adiacenti ai villaggi silani, che consentano agli albergatori di offrire ai visitatori dei mesi estivi, la possibilità di consumare pasti all'aperto, ma anche di vivere la Sila e le sue bellezze naturalistiche, con i suoi sentieri, il trekking, l'orienting, il soft air, l'equitazione, l'osservazione astronomica, ma anche la raccolta di piante alimurgiche oltre che dei funghi, già inclusi nelle recentissime ordinanze regionali, e poi ancora la pesca, il canottaggio e la balneazione utilizzando i numerosi laghi silani”.
Al convegno hanno partecipato i sindaci del comprensorio presilano: Albi, Zagarise, Magisano, Taverna, Sorbo San Basile, Pentone, Nicola Cucci Comandante Reparto Carabinieri Biodiversità di Catanzaro che ha fatto gli onori di casa, i consiglieri regionali, Libero Notarangelo e Sinibaldo Esposito, l’esponente del consiglio direttivo del Parco Nazionale della Sila Domenico Gallelli, Daniele Donnici presidente Rete Turistica “Destinazione Sila”, le associazioni di albergatori e ristoratori.
Nel corso del convegno sono emerse diverse tematiche, si lo sviluppo e la progettazione, ma anche la consapevolezza delle risorse che la stessa montagna offre, si è parlato della Sila facendone un riferimento ampio, come qualche relatore ha evidenziato, e gli interventi hanno spaziato sia analizzando le caratteristiche positive, sia le diverse problematiche, infatti se da un punto di vista delle risorse naturali la Sila rappresenta un unicum esistono anche delle difficoltà legate alla viabilità. In generale la montagna comunque resta un punto fermo per uno sviluppo del cosi detto turismo lento, gli spunti non sono mancati, si è parlato delle progettualità, di investimenti e di iniziative che partiranno a breve, di ciclopiste, di sentieristica, di offerte che non siano solo legate alla sola ricettività, ma anche di invogliare l’utente, il turista a programmare non un giorno di svago ma più giorni, e questo se l’offerta è appetibile, e questo potrà avvenire se tra comuni si fa rete e si crea una sinergia di intenti, evitando campanilismi ed egoismi.
Interessanti spunti sono poi giunti dagli interventi di: Carla Vero, Maria Faragò, Walter Fratto, Carmelo Sanzi, Filippo Capellupo, Lorenzo Chiricò, tutti concordi sulla sinergia e sulla necessità di fare rete. Daniele Donnici tra i relatori ha sottolineato la necessità di mettere a sistema tutte le potenzialità, l’interscambio dei servizi e l’utilizzo della tecnologia, irrinunciabile per un nuovo modo di concepire la promozione turistica. Hanno chiuso il tavolo dei lavori i due consiglieri regionali: Sinibaldo Esposito, che ha accennato al bando “Accogli Calabria” per il quale sono previsti investimenti pari a 20 milioni di euro, ha elogiato le idee dei sindaci e si è detto disponibile ad incontrare i sindaci definendoli il primo baluardo di ogni comune. Libero Notarangelo ha evidenziato la necessità di creare anche un marketing che promuova la montagna per i suoi aspetti peculiari, il turismo lento non certo di nicchia, ma nemmeno di massa.
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