L'ombra del dissesto sul Comune di Soverato: riconosciuto debito idrico da 7 milioni di euro

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Comune di Soverato
  21 ottobre 2023 12:29

di PAOLO CRISTOFARO

Il Comune di Soverato è a un passo dal dissesto? Avevamo scritto sul nostro giornale (LEGGI QUI) della delibera della Corte dei Conti, Sezione Regionale di Controllo della Calabria, che ha rilevato criticità nelle casse comunali dell'Ente per il periodo 2015-2022. Dopo un primo documento inviato al Comune, il 21 settembre scorso la Corte ha inviato una seconda delibera (della quale l'amministrazione ha preso atto nel consiglio comunale del 16 ottobre), di chiusura del procedimento istruttorio, ma rilevando ancora criticità significative. Il Comune, di cui è sindaco Daniele Vacca, ha fatto sapere di aver intrapreso manovre correttive per cercare di arginare i guai, ma l'impressione è che la situazione sia delicata. Lo ha dimostrato il grosso debito idrico che ha rischiato letteralmente di costringere il Comune a una dichiarazione di dissesto.

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L'amministrazione soveratese, infatti, aveva contratto un debito idrico con la Regione Calabria, per gli anni addirittura compresi tra il 1981 e il 2004, di ben 7 milioni di euro. Un debito fuori bilancio che, come lo stesso Comune fa sapere, si trova "al centro di una lunga vicenda giudiziaria che stava per arrivare a sentenza". Ma il primo cittadino, come fa sapere per mezzo di una nota, ha ritenuto di doverlo evitare. Difatti "l'ipotesi di un'eventuale soccombenza sarebbe potuta costare più del doppio alle casse del Comune, decretandone inevitabilmente il dissesto", si legge nella stessa comunicazione dell'amministrazione. In pratica i già pesanti 7 milioni di euro di debito, rischiavano di salire a ben 13 milioni, una cifra che avrebbe legato le mani degli amministratori, spingendoli ad una rapida dichiarazione di dissesto. 

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"L'idea di dover inserire a bilancio un debito di 13 milioni di euro si sarebbe tradotta inevitabilmente in una dichiarazione di dissesto che abbiamo tentato ancora una volta di evitare", fanno sapere dal Comune. Insomma, l'Ente sta facendo di tutto per scongiurare il naufragio, ma la situazione è delicata e precaria. Intanto, riconoscendo il debito fuori bilancio da 7 milioni, il Comune di Soverato ha concordato con la Regione una rateizzazione, che durerà 20 anni fino all'estinzione del debito stesso. Il dubbio però è relativo alla capacità dell'amministrazione di evitare che altre soprese capovolgano in peggio la già complessa situazione finanziaria. "Continuiamo a guardare avanti, pensando al bene della città, seguendo una linea di risanamento dei conti che passa anche dalla ricostruzione effettiva di quella che è la condizione debitoria dell'Ente", fa sapere l'amministrazione. Il problema è capire se e fino a quando questa "condizione debitoria dell'Ente" possa essere gestita in autonomia senza portare al dissesto. 

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Come detto, il Comune ha ufficialmente preso atto, lo scorso 16 ottobre in occasione dell'adunanza del consiglio comunale, della delibera della Corte dei conti. Gli amministratori non potranno fare a meno di seguire le indicazioni dell'Organo di controllo e di attuare tutti i correttivi suggeriti per mettere in regola le criticità rilevate, ma sicuramente non sarà semplice. La Corte aveva segnalato: irregolare gestione delle risorse di cassa, inattendibilità della giacenza di cassa vincolata, reiterata presenza di pignoramenti, irregolare gestione delle anticipazioni della Cassa Depositi e Prestiti, inattendibilità del fondo pluriennale vincolato, inattendibilità del fondo contenzioso, inadeguatezza delle riscossioni, ritardo dei pagamenti delle spese di funzionamento. L'auspicio, anche dei cittadini, è che si possa evitare il peggio, ma tornare a far quadrare i conti, trascinandosi pregressi significativi, non è mai manovra semplice né scontata. Si attendono le evoluzioni del caso.

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