Longo firma la decadenza dell'accreditamento del Romolo Hospital, ma il Tar sospende il decreto

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  01 aprile 2021 10:16

di GABRIELE RUBINO

Autorizzazione e accreditamento decaduti, ma in pochi giorni il Tar ha sospeso la decisione. Giravolta per una delle strutture private calaresi più importanti. Il commissario ad Guido Longo, con il Dca 45 del 12 marzo, aveva mostrato il  segnale di stop al Romolo hospital di Rocca di Neto. Nonostante i numerosi omissis sia negli atti regionali che in quelli del giudice amministrativo, si è venuti a capo delle parti interessate. Le causali del provvedimento di decadenza citavano i requisiti dei soggettivi del rappresentante legale per mantenere la possibilità di erogare prestazioni (per conto del servizio sanitario, in questo caso, essendo accreditata), fra cui 'non deve avere mai subito dichiarazioni di fallimento o consimili procedure concorsuali .... non deve essere stato sottoposto a sanzioni penali, conseguenti a reati tributari, divenute definitive'. Da quanto appreso, il problema sarebbe sorto proprio su una dichiarazione fiscale risalente agli anni scorsi.

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Nemmeno il tempo di digerire la patata bollente inviata dalla struttura commissariale, che il Romolo Hospital, importante centro nell'ambito dell'urologia, ha reagito. Immediata la richiesta di sospensione cautelare al Tar contro il Dca di 'decadenza', promossa dall'avvocato Alfredo Gualtieri. Con decreto del presidente della seconda sezione, il 15 marzo, dunque pochi giorni dopo, tutto è stato congelato. Dca sospeso, si deciderà più dettagliatamente in udienza collegiale il prossimo 13 aprile.  Dal Tar motivano la sospensione del Dca così: "Ritenuto che nel bilanciamento degli interessi,  non siano recessive rispetto agli interessi pubblici, pur rilevanti alla base del provvedimento impugnato".

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La struttura, nel 2020, aveva 'assegnato' un budget di poco superiore ai 7 milioni di euro nell'ambito dell'assistenza ospedaliera, inclusi APA-PAC.  

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