“Con la pubblicazione del bando per l’assegnazione del centro sociale nel quartiere Corvo prende forma quello che potrebbe divenire un grande progetto di Welfare di quartiere, che più volte avevo proposto. Un plauso all’assessore Giuseppina Pino per aver dato il giusto impulso su questa direttrice. Il quartiere Corvo, oltre a molti giovani, registra una cospicua presenza di anziani e per questa ragione non era più eludibile la necessità di realizzare un centro di aggregazione”.
Lo afferma in una nota stampa il consigliere comunale Rosario Lostumbo, che prosegue:
“L’idea di un centro sociale nel quartiere Corvo era nata quando ero assessore alle Politiche sociale. E non era un progetto isolato o sganciato da un disegno più complessivo. Infatti, a fine marzo 2022, con nota protocollo n. 27375 l’ufficio tecnico aveva comunicato l’ultimazione dei lavori dei centri sociali di Pontepiccolo e Gagliano. Allora, per ragioni di opportunità politica viste le imminenti elezioni amministrative, si è preferito non procedere alla pubblicazione dei relativi bandi per la conseguente assegnazione. La firma delle convenzioni, avvenuta qualche giorno addietro, e l’imminente apertura, superate alcune difficoltà burocratiche, mi rendono orgoglioso per il lavoro impostato a suo tempo”.
Lostumbo aggiunge: “Questa visione d’insieme sul Welfare di quartiere porterà i suoi frutti e per questo sono convinto che l’assessore Pino presto comunicherà l’avvio delle attività del centro sociale in via Scopelliti, già tema di questa programmazione e oggetto di avviso pubblico nell’ultimo anno. Manca, tuttavia, un pezzo per chiudere il cerchio.
L’ Amministrazione comunale dovrebbe concentrarsi a individuare un’area nel quartiere marinaro in cui realizzare un centro di aggregazione sociale, visto che ad oggi l’area ne è sprovvista. Un salto di qualità non indifferente”.
“Con l’occasione – ha concluso il consigliere Lostumbo – voglio pubblicamente lodare l’operato dei dipendenti del settore Politiche sociale, purtroppo troppo spesso sottovalutato. Eppure, nonostante le mille difficoltà che si affrontano quando bisogna occuparsi delle fasce più deboli della cittadinanza, lavorano instancabilmente per alimentare attività e servizi nel vasto e complesso mondo del Welfare, le cui molteplici sfaccettature sono poco conosciute dall’opinione pubblica”.
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