"L'incontro tenutosi ieri 20 gennaio tra il Presidente Occhiuto, la Vicepresidente Princi, il DG Cosentino e le Organizzazioni Sindacali CGIL - CISL - UIL, FP CGIL – CISL FP – UIL FPL, NIDIL-CGIL – Felsa-CISL – UILTEMP UIL, ha segnato un avanzamento rispetto alla vertenza degli ex Lsu-Lpu calabresi, dopo aver conseguito nel tempo importanti risultati con la contrattualizzazione nel 2015 e la stabilizzazione nel 2020 frutto di una serrata rivendicazione sindacale".
Si legge in una nota congiunta di Angelo Sposato Segreteria Confederale CGIL, Tonino Russo Segreteria Confederale CISL, Santo Biondo Segreteria Confederale UIL, Alessandra Baldari Segretario Generale FP CGIL, Luciana Giordano Segretario Generale FP CISL, Elio Bartoletti Segretario Regionale UIL, Ivan Ferraro Segretario Generale NIDIL CGIL, Gianni Tripoli Segretario Generale FELSA CISL e Gianvincenzo Benito Petrassi Segretario Generale UILTEMP.
"Ieri invece, - prosegue - si è discusso dell'approvazione del decreto Milleproroghe, che ha visto l’equiparazione su base nazionale tra gli Lpu e Lsu ed il riconoscimento di altri 20 mln di euro, un provvedimento fortemente voluto dal sindacato che ha sollecitato e vigilato rispetto alla stesura del testo definitivo e che consentirà quindi un aumento di contributo agli Enti utilizzatori e quindi delle retribuzioni. Tale cifra sarà materialmente a disposizione dei Comuni con la conversione in legge del Decreto stesso che avverrà dal 3 marzo 2022, data in cui diverrà pienamente operativo".
"Pertanto le Organizzazioni sindacali hanno ritenuto opportuno chiedere alla Presidenza della G.R. - si legge ancora - di produrre ogni utile intervento per anticipare il più possibile l’iter burocratico onde evitare difficoltà finanziarie agli enti e comunque confermando la decorrenza dell’01.01.2022 per il miglioramento orario della contrattualizzazione dei lavoratori. Nell’occasione le OO.SS. hanno chiesto che venga reso stabile il fondo dei 39 mln di euro regionali al netto dei pensionamenti che avverranno nel tempo e che i risparmi così derivanti siano reinvestiti di anno in anno nell’aumento ulteriore della quota pro capite dei lavoratori rimanenti nel bacino ed il tal senso la Regione procederà recependo la detta richiesta".
"E’ stata concordata la redazione e la sottoscrizione di un accordo quadro che disciplini le modalità di quantificazione e utilizzazione delle risorse in modo che il beneficio sia ripartito pro capite a tutti i lavoratori, evitando di fatto che possa esserci qualche lavoratore ancora part time che non possa vedersi adeguare il proprio stipendio. Infine, è stato chiesto di equiparare al resto del bacino, qualora ce ne fosse bisogno, anche quei lavoratori stabilizzati nel 2018 superando la convenzione sottoscritta tra la Regione Calabria e il Ministero del Lavoro che prevedeva un incentivo statale di soli 4 anni. Rimane obiettivo del Sindacato confederale continuare sul percorso intrapreso - conclude - tendendo all'obiettivo del full time fino al raggiungimento del massimo retributivo possibile e confidando in interlocuzioni istituzionali che valuteremo, di volta in volta, in riscontro a risultati concreti e migliorativi per i lavoratori".
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