"Il centrodestra faccia un passo indietro". Così i gruppi di opposizione nel Consiglio regionale della Calabria, che in modo unitario chiedono alla maggioranza di ritirare la proposta di legge in tema di ludopatia che, modificando la normativa del 2018, elimina una serie di vincoli contro il gioco d'azzardo: la proposta di legge, non approvata nell'ultima seduta consiliare per mancanza del numero legale, dovrebbe essere all'ordine del giorno dell'assemblea legislativa calabrese in programma lunedì 12 dicembre.
La richiesta di ritiro del provvedimento è stata avanzata, nel corso di una conferenza stampa a Lamezia Terme (Catanzaro), da Amalia Bruni (capogruppo del Misto), Davide Tavernise (Capogruppo M5S) e Antonio Lo Schiavo (capogruppo De Magistris presidente): la linea è condivisa anche dal Pd i cui esponenti non hanno potuto partecipare all'incontro con i giornalisti per precedenti impegni. Secondo la Bruni "si tratta di una normativa che fa tornare la Calabria indietro di 30 anni sul fronte del contrasto al gioco d'azzardo, che colpisce le fasce più fragili della popolazione e determina pesanti conseguenze anche sul sistema sanitario regionale".
"Non a caso abbiamo dato a questa conferenza stampa il titolo 'Basta giocare con la vita'. È necessario che si raccolga l'allarme di figure come don Giacomo Panizza e di tante associazioni che stanno mettendo in guardia dal rischio legato all'approvazione di questa legge, una legge che - ha aggiunto la capogruppo del Misto - va assolutamente cassata".
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