L'ufficio postale di Isca capoluogo resta chiuso: il Tar dichiara inammissibile il ricorso del Comune  

I giudici amministrativi (Giancarlo Pennetti, Presidente; Francesca Goggiamani, Referendario; Arturo Levato, Referendario, Estensore) hanno dichiarato inammissibile il ricorso presentato dal Comune di Isca sullo Ionio  contro il Ministero dell'Economia e delle Finanze, Ministero dello Sviluppo Economico, Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni e Poste Italiane per l'annullamento del provvedimento  del 20 giugno  2018, con il quale il direttore di filiale di Poste Italiane ha rigetto la richiesta di riapertura dell’ufficio postale di Isca capoluogo.  

Con il  ricorso,  il Comune di Isca sullo Ionio aveva fatto presente che il 15 marzo 2012 Poste Italiane "procedeva alla chiusura dell’ufficio postale di Isca Superiore, in quanto i flussi di traffico e la fruizione dei servizi e prodotti postali non consentivano “… nell’ottica del contenimento dei costi e dell’efficiente gestione …, di giustificarne l’apertura”. Nella stessa nota Poste Italiane comunicava che comunque i servizi sarebbero stati garantiti dall’ufficio postale di Isca Marina distante 4 km dal capoluogo".

Una chiusura che per il Comune  creava "notevoli disagi alla popolazione, considerato che il Comune di Isca ha due centri ben distinti e separati -Isca Superiore ed Isca Marina- e che più di 300 abitanti risiedono ancora in Isca Superiore, i quali, per potere usufruire del servizio universale postale, necessitano della sede presso il capoluogo, attesa la scarsa possibilità di recarsi nella sede di Isca Marina, rinvenendosi inoltre analoghe esigenze anche per i residenti in zone rurali".

Un disagio che ha indotto negli anni il Comune di Isca a chiedere reiteratamente a Poste Italiane la riapertura dell’ufficio. 

Oggi, la sentenza del Tar che ha dichiarato inammissibile il ricorso.      

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