Luigi Colella scrive una lettera a Catanzaro: "La mia città ritrovata"

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Luigi Colella
  13 aprile 2020 14:03

di Luigi Colella 

 
Perché non cominciare a progettare la ripartenza? Facciamolo perché Catanzaro possa ripartire con la quarta e non con la sonnolenza di un’estate ancora più incerta delle altre. Mai come in questo anno la città la immagino più popolata rispetto alla costa nei prossimi mesi, servirebbe quindi cominciare a pensare a come rendere meno pesante il post quarantena per chi dovrà ricominciare da zero, per tutti. Ricominciare con la fiducia nella propria città. 

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Il mio rientro dopo decenni di assenza mi vede recluso da 40 giorni, come tutti, a Catanzaro. Ho il suo panorama davanti ai miei balconi, e sullo sfondo la costa della mia adolescenza che va dall’Eucaliptus a Soverato con Politeama, Duomo e San Giovanni che svettano, alle spalle pale eoliche che sembra salutino da lontano. Mi stavo riappropriando dei miei spazi lentamente, poi il blocco. Scappai da qui per l’università con l’intento di non tornare, oggi sorrido pensando a quelle sensazioni e voglio fortissimamente fermarmi, proprio qui. 

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Lo sprone che mi ha dato questa quarantena è quasi interamente dedicato alla mia città, alla voglia di contribuire al suo rilancio. Se Rinascimento dev’essere, bisogna partire con progetti mirati, alti, progetti di rilancio basati su ciò che di bello abbiamo, sulle nostre peculiarità turistiche, culturali, storiche, paesaggistiche, enogastronomiche, … 

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Nuove tecnologie oggi sono a supporto di imprenditori e professionisti e devono essere condivise da chi amministra, dalle piccole alle grandi realtà. Catanzaro è una grande realtà perché ha tutto e niente allo steso tempo, è su quel tutto che bisognerà rimboccarci le maniche, consapevoli che è necessario progettare la ripartenza per dare un segnale forte di vita, di fiducia e speranza. Il niente bisognerà colmarlo, anche di esperienze importate. 

Uniamo le tante competenze nei più svariati settori, raccogliamo idee e risorse, mettiamole in pratica. In questi giorni il volontariato ha fatto la differenza in città, l’ha fatto nel silenzio delle associazioni ma anche dei privati, lavoriamo insieme su progetti che possano essere operativi già da giugno, uniamo la buona volontà dei catanzaresi per fare, insieme, solo cose belle, ricche di energia e di propositi utili per tutta la collettività.

Progettiamo iniziative atte a ridare vita, da subito, alla nostra città e al suo hinterland, alle nostre aziende, agli artisti dello spettacolo, ai cinema e ai teatri, coinvolgiamo giornalisti, scrittori, sportivi, professionisti e imprenditori in progetti facilmente realizzabili all’aperto (sfruttiamo la stagione in arrivo per affrontare poi il resto dell’anno), studiamo tutte le modalità preventive per operare in sicurezza ma progettiamo, facciamo. Rendiamo opportunità l’evento catastrofico che stiamo vivendo. Lo sento da cittadino del mondo, lo sento da cittadino di Catanzaro. 

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