L’ultimo saluto a Giovanni Scambia: Catanzaro si stringe attorno al suo illustre figlio

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images L’ultimo saluto a Giovanni Scambia: Catanzaro si stringe attorno al suo illustre figlio

  26 febbraio 2025 20:05

di IACOPO PARISI

Non poteva che essere stracolma la Chiesa del Rosario a Catanzaro per dare l’ultimo saluto al professor Giovanni Scambia, figlio illustre della città e luminare della ginecologia oncologica. La comunità catanzarese si è stretta attorno alla sua famiglia in una partecipazione commossa e sincera, testimoniando l’affetto e la stima che il professore aveva saputo conquistare nel corso della sua straordinaria carriera e della sua vita.

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Ordinario di Ginecologia e Ostetricia all'Università Cattolica del Sacro Cuore e direttore scientifico della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli, nonché direttore della Uoc di Ginecologia Oncologica del Gemelli, Scambia è stato soprattutto noto per essere un pioniere nello studio e nel trattamento dei tumori ginecologici. Il suo impegno nella ricerca e nella pratica clinica ha contribuito a migliorare la vita di migliaia di pazienti, rendendolo una figura di riferimento a livello internazionale.

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Le istituzioni cittadine, tra cui il sindaco Nicola Fiorita, il vicesindaco Giusy Iemma e l’assessore alla cultura Donatella Monteverdi, erano presenti per rendere omaggio a un uomo che ha lasciato un segno indelebile nel campo della medicina e della ricerca scientifica.

L’omelia, condotta egregiamente da don Andrea Perrelli, ha saputo cogliere l’essenza più profonda della figura di Scambia, paragonandolo a San Domenico: un uomo che preferiva lasciar parlare il suo sorriso piuttosto che le parole. Un'immagine potente e significativa, che ben rappresenta la personalità discreta ma carismatica del professore, il cui operato ha influenzato e ispirato generazioni di medici e studiosi.

La cerimonia è poi proseguita con la lettura dell'ormai celebre discorso di Scambia, tratto dal docufilm "Le radici del domani". "C'è un ultimo messaggio che voglio lasciare ai giovani: meravigliatevi dei progressi e delle conquiste. Quando ho cominciato non avrei mai pensato di poter dire a una donna con un tumore che dopo la guarigione avrebbe potuto avere un bambino o che l'intelligenza artificiale potesse essere utile nel fornire modelli di cura predittivi. Vi auguro di attraversare ancora tante scoperte, tante vittorie", aveva detto Scambia. Un invito appassionato alla curiosità, alla fiducia nella scienza e alla speranza nel futuro, parole che oggi risuonano come un'eredità preziosa per le nuove generazioni di medici e ricercatori.

A seguire, hanno preso la parola alcuni testimoni della sua vita. L’avvocato Gianpaolo Stanizzi, compagno di scuola di Scambia, ha ricordato gli anni della giovinezza, sottolineando come il suo talento fosse evidente sin dai banchi di scuola. Ha poi letto il giudizio della commissione d’esame che valutò il loro esame di maturità, un riconoscimento che, a posteriori, suona quasi come una profezia dell’incredibile carriera che lo avrebbe atteso.

Infine, la testimonianza più emozionante è stata quella della figlia, che visibilmente commossa ha voluto rendere omaggio a un padre che non era solo un grande scienziato, ma soprattutto un uomo buono, capace di trasmettere amore e passione per il proprio lavoro e per la vita. Le sue parole hanno segnato il momento più intimo e toccante della commemorazione, lasciando spazio a una commozione generale che ha pervaso l’intera chiesa.

Giovanni Scambia lascia un'eredità scientifica e umana immensa. Il suo nome resterà impresso nella storia della medicina, ma anche nei cuori di chi ha avuto la fortuna di conoscerlo e di lavorare al suo fianco. Il suo sorriso, silenzioso ma eloquente, continuerà a parlare per lui.

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