Luminarie a Lamezia, Gianturco e Rubino: “Bando andato deserto, ennesimo flop per l'amministrazione comunale"

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images Luminarie a Lamezia, Gianturco e Rubino: “Bando andato deserto, ennesimo flop per l'amministrazione comunale"
Rosy Rubino e Mimmo Gianturco consiglieri comunali di Fratelli d'Italia a Lamezia Terme
  09 dicembre 2022 16:27

“Per l’ennesima volta certifichiamo l’inadeguatezza e l’incapacità di questa amministrazione comunale nel gestire cosa pubblica”. E’ quanto affermano i consiglieri comunali di Fratelli d’Italia Mimmo Gianturco e Rosy Rubino.

“L’amministrazione comunale – spiegano i consiglieri – ha messo in bilancio la somma di 40 mila euro per le luminarie del periodo natalizio. Non cadiamo nel populismo e non ci avventuriamo nel commentare qualunque iniziativa che può generare sviluppo sociale, economico o culturale. Il vero problema, che emerge nella sua drammaticità, è un altro: oggi, a ridosso del Santo Natale, non esiste nessuna traccia delle luminarie in città. Gli altri Comuni non viaggiano con tali ritardi, ormai consuetudine dell’esecutivo lametino”. “Ma esiste – aggiungono Gianturco e Rubino - una realtà ancora più drammatica: il bando per l’affidamento della realizzazione delle luminarie è andato deserto. Nessuna delle imprese del settore ha voluto partecipare, in quanto evidentemente lo stesso bando è stato preparato in maniera inadeguata”.

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“Rimaniamo basiti e a dir poco sconcertati – proseguono - di fronte a questa palese inconcludenza dell’amministrazione Mascaro. Il fallimento del bando sulle attività estive, il fallimento della fiera di San Biagio dello scorso anno, il fallimento del bando sulle luminarie e tanti altri fallimenti  amministrativi consolidano una prassi ormai certificata: l’esecutivo comunale di Lamezia Terme non è in grado di governare la città. Non ha idee, non ha progetti per il territorio e non riesce neanche a portare a compimento le opere intraprese dalle precedenti amministrazioni. La città e i cittadini sono ormai stanchi. Non si può più andare avanti in queste condizioni. Si torni al voto, l’esecutivo si dimetta in blocco e si restituisca democraticamente la parola ai cittadini”.

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