Lupo ucciso a Marcellinara, Marino (Vitambiente): "Le istituzioni devono garantire l’applicazione rigorosa delle leggi sul randagismo"

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images Lupo ucciso a Marcellinara, Marino (Vitambiente): "Le istituzioni devono garantire l’applicazione rigorosa delle leggi sul randagismo"
Pietro Marino
  11 gennaio 2020 09:11

Molti ambientalisti e animalisti compreso me, facenti parte dell’Associazione Vitambiente abbiamo avuto un forte choc apprendendo la notizia che a Marcellinara, comune calabrese in provincia di Catanzaro, un esemplare di lupo femmina è stato trovato morto e appeso con un filo dal collo al cartello d'ingresso del centro abitato. Le immagini, postate sui social da alcune associazioni animaliste, sono forti, molto cruente, mi hanno indignato, per l’efferato gesto contro un animale indifeso, e come me, anche tanti cittadini, che si sono riversati in massa sul luogo del macabro ritrovamento. Sul posto anche il personale del settore veterinario dell'Asp di Catanzaro e i carabinieri, che stanno indagando per risalire agli autori del gesto horror. La notizia ripresa dai maggiori network nazionali fa ricadere la reputazione del nostro territorio a livelli bassissimi. Giova ricordare che l'uccisione di animali, in diritto penale, è il reato previsto dall'art. 544-bis del codice penale ai sensi del quale: «Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da 4 mesi a 2 anni.» Esiste inoltre Legge Regionale 5 maggio 1990, n. 41 “Istituzione anagrafe canina, prevenzione randagismo e protezione degli animali” totalmente disapplicata nei casi di prevenzione del randagismo.

Tale ennesima azione mi impone di ricordare che esiste una notevole differenza sulla percezione del lupo a seconda che se ne viva o meno la presenza; in contesti territoriali in cui vi è una diretta presenza del predatore, i forti retaggi culturali fanno ancora oggi da freno al messaggio di conservazione.

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Questa vecchia avversione è in parte motivata dagli interessi in gioco, è sempre vivo il conflitto con gli allevatori, soprattutto con quelli che praticano il pascolo brado di ovini e bovini. Vi è da ricordare che il Lupo il nostro Lupo della Sila (specie protetta e a rischio estinzione) è un animale socievole è utile all’equilibrio dell’ecosistema. Le istituzioni Nazionali, Regionali e Locali dovrebbero sostenere azioni di contrasto reali alla violenza contro gli animali e una politica incisiva di indennizzi che al contempo dovrebbe garantire l’applicazione certa e rigorosa delle leggi sul randagismo canino, fenomeno diffusissimo in Calabria e che costituisce una minaccia sia per il patrimonio zootecnico che per la conservazione del lupo. In realtà la conservazione del lupo si basa sulla necessità di condividere e attuare azioni gestionali estese il più possibile sul territorio promuovendo nel contempo campagne di sensibilizzazione. Ricordiamo che gli animali soprattutto le specie protette rappresentano una opportunità per lo sviluppo e il miglioramento dell’ecosistema che rappresentano turismo cultura e natura, basti pensare che il simbolo del Parco Nazionale della Sia è il lupo.

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Una corretta conoscenza dei problemi connessi alla presenza della specie e delle ragioni che li determinano è un presupposto indispensabile per cambiare il nostro vivere il territorio nell’equilibrio tra il creato e l’uomo.

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                                                        Pietro Marino, presidente "Vitambiente"

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