L'Usb scende in piazza: "Basta giocare sulla pelle degli ex Lsu-Lpu"

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  16 novembre 2021 10:00

"L’USB è fortemente preoccupata per il silenzio assordante in cui versa la situazione degli ex Lsu-Lpu impiegati nei comuni calabresi e che chiedono solo di poter lavorare dignitosamente. Nonostante i vari impegni presi dai parlamentari calabresi, soprattutto tesi a equiparare la figura degli Lpu a quella degli Lsu, ad oggi nella bozza della legge di stabilità non c'è nulla di concreto". Lo scrive l'Usb Calabria Pubblico Impiego.

"Non è possibile pensare che si possa lavorare con contratti da fame, e moltissimi lavoratori sono stati stabilizzati con contratti a 18 ore, se non addirittura a 14 o a 15 ore, con stipendi che non superano le €500 al mese. Questo perché gli enti utilizzatori, con bilanci risicati se non in dissesto, non hanno potuto stanziare risorse proprie per figure lavorative necessarie per garantire servizi ai cittadini, facendo ricorso esclusivamente alle risorse stanziate dallo Stato. Non si può lavorare per vent’anni con un sussidio in luogo del salario e tremare ad ogni 31 dicembre in attesa del rinnovo della convenzione! Non si può essere stabilizzati con un salario inferiore persino al reddito di cittadinanza! Non ci si può avvicinare alla pensione con la prospettiva di prendere quella sociale dopo aver lavorato tutta una vita! Tutto ciò non è accettabile!", scrive ancora l'Usb.

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"L’USB, da sempre impegnata nel pieno riconoscimento della dignità lavorativa di queste persone, chiede con forza l'attivazione di di tutte le procedure necessarie per trasformare questi contratti in full-time e garantire uno stipendio dignitoso a chi, in tutti questi anni, ha permesso alla macchina pubblica di erogare servizi alle nostre comunità- E per tutto il periodo di attività in cui questi lavoratori sono stati impiegati come Lsu e Lpu si chiede il riconoscimento dei contributi previdenziali. Come USB siamo pronti ad una nuova mobilitazione, partendo già da un primo sit in che si svolgerà davanti alla Cittadella regionale giorno 26 novembre a partire dalle ore 11. Chiediamo a tutti i parlamentari, a tutti i consiglieri regionali e a tutti i sindaci della Calabria di partecipare a questa iniziativa insieme ai lavoratori, per riuscire finalmente a dare una condizione lavorativa degna di questo nome".

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