Macrì (Lega): "Le restrizioni europee provocheranno gravi conseguenze per il Porto di Gioia Tauro"

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images Macrì (Lega): "Le restrizioni europee provocheranno gravi conseguenze per il Porto di Gioia Tauro"
Il presidente dell'Ordine degli Architetti di Catanzaro, Pino Macrì  
  08 ottobre 2023 18:30

Pubblichiamo di seguito l'intervento di Giuseppe Macrì responsabile regionale Lega Calabria Tutela dell'Ambiente e del Territorio. 

"Il Porto di Gioia Tauro, il più importante del Bacino Mediterraneo non può essere sottoposto a extracosti di gestione e/o limitato nelle sue funzioni perché perderebbe il ruolo che si è conquistato nel tempo svolgendo importanti funzioni extraeuropee di  transhipment in Italia e all’estero.

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L’operazione che sta prevendo la Commissione  Europea nell’ambito della regolamentazione dei traffici marittimi, seguita dalla tassazione delle emissioni delle navi che entrerà in vigore il 1° gennaio 2024 favorirà  i porti dell’Africa che si affacciano nel Mediterraneo, provocando la recessione dei nostri porti con gravi effetti sul sistema economico marittimo.

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La Lega Salvini, la Lega dei popoli e delle comunità locali, si opporrà fermamente a questa decisione perché illogica e autolesionista in quanto sposterebbe l’interesse verso i Porti extra europei a partire dai Porti del Nord Africa che si affacciano nel “Mare Nostrum” in una sorta di concorrenza sleale aiutata dalle norme europee che impongono agli armatori di compensare annualmente le emissioni inquinanti prodotte.

 

La direttiva della comunità europea (ETS - European emission trading scheme), che impone la riduzione delle emissioni di gas serra di almeno il 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990, rischia di provocare un danno irrimediabile nei confronti di tutta la Calabria senza una transizione controllata che garantisca l’ambiente, l’occupazione e lo sviluppo.

 

Se verrebbe approvata la direttiva Europea, si verrebbe a creare uno svantaggio competitivo, di fatto, una distorsione della concorrenza con un impatto molto negativo sui porti italiani che rappresentano una quota importante di tutte le operazioni di transhipment per oltre il 40% del traffico navale".

 

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