Mafia e grandi opere. Ministero dell'Interno e prefetture a lavoro per monitoraggio interforze

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Ministero dell'Interno

Ministero dell'Interno, Dia e prefetture territoriali a lavoro per il progetto M.A.S.I.I.P. (Monitoraggio ai fini antimafia nel settore delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari). Calabria, Basilicata, Campania, Sicilia e Puglia centri prioritari. Coinvolte anche Anas ed Rfi

  23 dicembre 2020 17:28

di PAOLO CRISTOFARO

Alla criminalità organizzata dei grossi giri di droga, delle estorsioni, delle collusioni, da sempre è associata quella impegnata ad infiltrarsi negli appalti delle grandi opere pubbliche. Fenomeno comune a Cosa Nostra, 'Ndrangheta e Camorra. Per questo, al fine di migliorare l'attenzione dello Stato su questi progetti, il Ministero dell'Interno, insieme a alla Dia (Direzione Investigativa Antimafia), alle prefetture territoriali e ad altri enti preposti, è al lavoro per il progetto M.A.S.I.I.P. (Monitoraggio ai fini antimafia nel settore delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari). Sotto i riflettori del Ministero, in particolare, Calabria, Basilicata, Sicilia, Campania e Puglia, considerati territori sensibili.

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IL PROGETTO. Per questo progetto si è già tenuto uno specifico meeting in videoconferenza, come riportato sullo stesso portale del Ministero dell'Interno. "Si è svolto il 1° dicembre scorso il primo di una serie di incontri, nell'ambito del progetto Masiip, finalizzati al coinvolgimento dei fruitori dei percorsi formativi per diffondere e rafforzare il monitoraggio antimafia nel settore delle strutture e degli insediamenti prioritari. Il progetto, finanziato nell'ambito del Programma operativo nazionale legalità (Pon) 2014-2020, è realizzato dal Comitato di Coordinamento per l’alta sorveglianza delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari (Ccasiip)", scrive il Ministero. A presiedere l'incontro è stato il coordinatore del Ccasiip Carmine Valente, e il meeting ha visto la presenza dei dirigenti della prefettura di Caserta, di componenti del Gruppo interforze e del centro Dia, di rappresentanti del Dipe della Presidenza del Consiglio dei Ministri, gestore della banca dati Monitoraggio grandi opere (MGO), dei rappresentanti Anas e Rfi in seno al gruppo pilota del progetto in qualità di grandi soggetti aggiudicatori. L'obiettivo, come indicato dal Ministero, è quello di "instaurare una stabile e proficua collaborazione con gli Enti Locali e, più in generale, con gli operatori delle stazioni appaltanti o centrali di committenza delle regioni coinvolte dal progetto". 

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MAGGIORI COMPETENZE E PREFETTURE RAFFORZATE. Tra gli obiettivi principali indicati dal Ministero, certamente quello di una maggiore formazione e crescita delle competenze da impiegare per l'azione di controllo e contrasto alle infiltrazioni della criminalità organizzata. Ci si prefigge di "realizzare un rafforzamento di specifiche competenze degli attori istituzionali preposti alla prevenzione e al contrasto della criminalità e delle infiltrazioni criminali nei circuiti amministrativi e socio-economici", specifica. Il progetto "realizzerà, infatti, attività di formazione, diffusione e rafforzamento del monitoraggio antimafia nel settore delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari, per contribuire al contrasto della criminalità nell'ambito delle Grandi Opere in Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia", secondo quanto riporta ancora il Ministero.

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IL RUOLO DEL CCASIIP. Dipendente dal Ministero dell'Interno, il Comitato di Coordinamento per l'Alta Sorveglianza delle Infrastrutture e degli Insediamenti Prioritari, si occupa del monitoraggio di tutte le attività che ruotano intorno a grandi opere e servizi di rilievo nazionale. "L’organismo collegiale è una risposta, in termini di contrasto e di prevenzione ai tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata nell’economia legale", è scritto sul portale istituzionale. Un'azione che viene svolta dal 2000. Tra i compiti assunti dal Ccasiip, anche quello relativo alle operazioni in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici, quali quelli dell’Abruzzo nel 2009, delle province di Bologna, Modena, Ferrara, Reggio Emilia, Mantova e Rovigo nel 2012, dell’isola di Ischia nel 2016, e nel 2018 i Comuni Etnei e infine, sempre nel 2018, quelli che hanno riguardato il territorio della provincia di Campobasso. Ha svolto un ruolo anche per quanto riguarda le infrastrutture di rilievo internazionale tra cui le opere connesse a EXPO 2015 di Milano, la realizzazione del piano Carceri, la realizzazione di nuovi padiglioni all’interno del piano di infrastrutture Penitenziarie.

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