“Quaranta anni di politiche scellerate, nel corso delle quali si sono avallati gli abusivismi edilizi, le deviazioni dei letti dei fiumi, dove il territorio è stato sfruttato da imprenditori che hanno lottizzato senza pagare le opere di urbanizzazione con condoni edilizi creati ad hoc per sanare ecomostri, in cui si sono affidate a ditte poco competenti l’asfalto di strade che alla prima pioggia si trasformavano e si trasformano in vere e proprie voragini, chilometri di tratti viari lasciati all’incuria, abbandonati a se stessi e poi arrivano alluvioni devastanti come quelle di ieri di fronte alle quali ci troviamo tutti disarmati, spiazzati a guardare un territorio martoriato e a fare la conta dei danni. E per fortuna gli allagamenti si sono verificati di domenica, in un giorno in cui non c’è il traffico veicolare che si registra negli altri giorni della settimana e per fortuna non ci sono stati morti”.
Lo riferisce in una nota stampa il capogruppo del Pd Fabio Celia che a distanza di poco meno di un mese ritorna a parlare dell’importanza della manutenzione stradale. “La politica in tutti questi anni avrebbe dovuto inserire come priorità nella sua agenda la sicurezza di un territorio fatto invece di strade-colabrodo, divelte, dissestate, buche profonde, continui avvallamenti. E senza voler più guardare a quello che si poteva fare e non è stato messo in campo-continua il consigliere dem- voltiamo pagina e scriviamo una storia diversa dove di fronte ad eventi atmosferici di carattere eccezionale come quelli di ieri non si debbano più contare i danni, perché si è già corsi ai ripari, si è già previsto l’imprevedibile. Al di là dell’ordinario, che implica anche la pulizia dei tombini nei mesi estivi, occorre un impegno di più ampio respiro, che non si limiti a rattoppare le buche. E’ necessario intercettare fondi che consentano il ripristino del manto stradale da Nord a Sud della città, (da Sant’Elia a Catanzaro Lido, passando dal centro storico), negli anni divenuto inesistente e alle persone di muoversi in strada in sicurezza. E solo in questo caso-conclude la nota- poco importerà la polemica relativa al mancato avviso della Protezione civile del tipo di allerta da fronteggiare, perché l’Amministrazione non si troverà impreparata nell’affrontare le emergenze”.
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