Maltempo, a Catanzaro scuole chiuse anche domani. Polimeni: "Bisogna rivedere i parametri"

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Marco Polimeni

L’Ordinanza dispone la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado statali e paritarie, ivi compresi i servizi educativi per l'infanzia e per la scuola dell'infanzia pubblici e privati, asili nido pubblici e privati e ludoteche, comprese le attività scolastiche ed extrascolastiche, e degli impianti sportivi ricadenti nel territorio di Catanzaro

  24 ottobre 2021 13:54

di STEFANIA PAPALEO

Elevata criticità per rischio idraulico e idrogeologico nella Calabria meridionale, arancione nei settori ionici e gialla nel resto del territorio regionale. L'avviso di allerta diramato dalla Protezione Civile regionale parla chiaro e così le Amministrazioni comunali non possono che adeguarsi. A Catanzaro si è già adottata una nuova ordinanza di chiusura delle scuole e dietro l'angolo sono già in agguato le polemiche in caso di flop comunicativo.

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L’Ordinanza contingibile ed urgente, in particolare, dispone “la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado statali e paritarie, ivi compresi i servizi educativi per l'infanzia e per la scuola dell'infanzia pubblici e privati, asili nido pubblici e privati e ludoteche, comprese le attività scolastiche ed extrascolastiche, e degli impianti sportivi ricadenti nel territorio di Catanzaro per la giornata di lunedi' 25 ottobre 2021 a causa di avverse condizioni meteorologiche2021 a causa di avverse condizioni meteorologiche”.

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Anche oggi era prevista un'ondata di maltempo che ha portato all'annullamento di tutte le manifestazioni previste sul territorio, comprese quelle promosse dalla Protezione civile, nonostante l'assenza anche di una sola goccia d'acqua. Domani sarà la stessa cosa? Di certo non può risponderne l'Amministrazione comunale di turno, che deve attenersi al Report della Prociv, per cui, forse, bisognerebbe rivedere regole e parametri sulla base dei quali decidere i colori delle allerte e le decisioni da assumere rispetto a ciascun colore.

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Così come spiega a La Nuova Calabria il presidente del consiglio comunale di Catanzaro, Marco Polimeni, che, raggiunto telefonicamente, spiega come nel momento in cui dalla Protezione civile arrivano i Report che indicano l'allerta rossa - non tanto quelle gialle e  arancioni - diventi una vera assunzione di responsabilità adottare decisioni drastiche non solo per le scuole, ma anche per la percorrenza di viadotti, ponti e stradine, la cui accessibilità, in caso di esondazioni o extra piogge, sarebbe pericolosa.

"Ecco perchè - incalza Polimeni - si dovrebbero stabilire dei parametri ben precisi, in quanto non si può neanche correre il rischio che non si chiuda e poi, magari come successo anni fa a Lamezia Terme, ci scappi il morto. Dunque, è necessario stabilire regole e, in alcuni casi, rivedere i parametri, anche su base regionale, per stabilire le decisioni degli Enti locali in base ai colori dell'allerta".

Il presidente Polimeni, infatti, ricorda le tantissime le volte in cui si chiude e poi non piove, "però, viceversa - chiosa - non possiamo permetterci che nessuno, in caso di vera bufera, corra dei rischi. Quindi, diventa non solo un problema di responsabilità. Ecco perchè è necessario che ci sia meno discrezionalità, per garantire più sicurezza e prevenzione sul campo, ma soprattutto auspico una riflessione seria che, da questo punto di vista, coinvolga Amministrazioni comunali, Protezione civile Regione e Prefetture".

intanto il Comune specifica che “il provvedimento si rende necessario, in via precauzionale e per l'elevata criticità, in previsione del persistere di precipitazioni intense a prevalente carattere di rovescio o temporale, venti forti e mareggiate lungo le coste esposte. Una situazione che potrebbe comportare rilevanti problematiche connesse alle difficoltà di spostamento con mezzi pubblici e privati”,

Il sindaco ha anche attivato il COC, Centro operativo Comunale, per monitorare costantemente la situazione e adottare ogni misura necessaria per affrontare eventuali rischi e pericoli a tutela della pubblica incolumità, e ribadisce, pertanto, la raccomandazione a non mettersi in viaggio se non strettamente necessario; a evitare i sottopassi; ad abbandonare i piani seminterrati o interrati se ubicati in zone depresse o a ridosso di fiumi, torrenti tombati; a non sostare in prossimità di aree con versanti acclivi che potrebbero dare origine a colate rapide di fango e crolli di massi.

 

 

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