Maltempo, Occhiuto:”Tolleranza zero sui reati ambientali”

Share on Facebook
Share on Twitter
Share on whatsapp
images Maltempo, Occhiuto:”Tolleranza zero sui reati ambientali”
Roberto Occhiuto

E sull'Autonomia: "Prima garantire diritti civili e sociali su tutto il territorio nazionale"

  01 dicembre 2022 10:02

“Sono molto preoccupato per l’allerta meteo emanata dalla Protezione Civile nella mia Regione. Ci sono Comuni che vedono le strade trasformate in torrenti, ci sono smottamenti, c’è stato un tornado a Crotone. Purtroppo si tratta di fenomeni a cui assistiamo ormai ordinariamente dopo allerta gialla o fenomeni temporaleschi. Questo tema dei cambiamenti climatici, che per tanti anni abbiamo considerato un fenomeno secondario, quasi un vezzo degli ambientalisti, oggi è invece sotto gli occhi di tutti”. 

Lo ha detto Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria, intervenendo a “Tg2 Post”, su Rai 2.
 
“Credo che la nostra epoca stia pagando anche le conseguenze di un consumo del suolo fatto dalle generazioni precedenti, e che oggi espone molta parte della popolazione a gravi rischi. In Calabria ci sono dei fiumi che sono tombati. Il problema è che la natura non sa che quel fiume non c’è più e che al suo posto c’è una strada, e quando piove si trasforma di nuovo in un torrente, in un fiume, trascinando tutto ciò che si trova davanti"
 
"Nella mia Regione da un anno a questa parte, da quando io mi sono insediato, c’è tolleranza zero sui reati ambientali, non sono solo quelli relativi all’abusivismo ma anche quelli relativi alla mala depurazione, agli incendi boschivi. 
Siamo stati per la prima volta la Regione che quest’anno ha avuto meno incendi. La tolleranza zero può arrivare anche fino all’abbattimento delle case abusive". 
 
"Questo tema della difesa del suolo e della lotta all’abusivismo dovrebbe essere in cima all’agenda politica di tutti i decisori, sia di quelli che partecipano alle scelte del governo nazionale, sia di quelli regionali e comunali.  È davvero importante che ci sia una coscienza collettiva che deve riguardare anche i cittadini, spesso autori degli abusi. Si dice che occorrono risorse per fronteggiare il dissesto idrogeologico. Ed è vero. Nella mia Regione io, appena insediato, ho trovato 500 milioni di euro da spendere nelle attività per fronteggiare il dissesto idrogeologico, con una progressione della spesa di circa 9-10 milioni all’anno. L’ho raddoppiata, portandola a 20 milioni nel 2022, ma è comunque pochissimo perché se non c’è una struttura capace di metterle a terra queste risorse non producono gli effetti che invece potrebbero produrre. Presto incontrerò i sindaci per mettere a punto un piano per la difesa del territorio e chiederò loro molta attenzione al presidio. I fenomeni che si sono verificati ad Ischia hanno interessato zone abitate, ma molti dimenticano che nelle Regioni del Sud - dove ci sono paesi montani nei quali non c’è più l’uomo e dove dunque non c’è la manutenzione del territorio - questi fenomeni si verificano più assiduamente”, ha sottolineato il presidente Occhiuto.
 
E sull'Autonomia per Occhiuto "Prima garantire diritti civili e sociali su tutto il territorio nazionale"


“La Costituzione, nella parte riguardante i compiti delle Regioni e i diritti dei cittadini, mi riferisco al Titolo V, va attuata tutta. Prima facciamo quello che dice la Costituzione: i diritti civili e sociali vanno garantiti con uniformità su tutto il territorio nazionale, sia che un cittadino viva a Crotone sia che viva a Treviso” ha infatti spiegato. 
 Lo ha detto Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria, intervenendo a “Tg2 Post”, su Rai 2.

“Superiamo il criterio della spesa storica che ha determinato delle storture nella capacità dello Stato di assicurare con uniformità i diritti, e passiamo ai fabbisogni. Faccio un esempio: con la spesa storica succede che se Crotone non ha avuto grosse risorse da investire sugli asili nido e ha speso, per ipotesi, 100 mila euro, mentre Treviso ha speso 1 milione perché era più ricca, quando c’è un incremento del fondo con la spesa storica l’aumento del 10% farà avere a Crotone 10 mila euro in più, a Treviso 100 mila euro".

"I diritti vanno assicurati attraverso la definizione dei fabbisogni, poi bisogna far operare la perequazione che non è stata mai svolta nel nostro Paese, per dare la possibilità alle Regioni che hanno minore capacità fiscale di assicurare, come dice la Costituzione, gli stessi diritti, e allora, un’istante dopo, si può anche parlare di autonomia differenziata. Io a differenza di tanti miei colleghi presidenti del Sud non ho un approccio ideologicamente contrario. La Calabria è una Regione che produce più energia di quella che consuma, nelle rinnovabili produce il 42%. In Lombardia e Veneto si produce dal 13 al 16%. Se poi consideriamo anche l’idroelettrico e le altre fonti non fossili, noi produciamo più energia di quella che utilizziamo. Però i cittadini della Calabria pagano le bollette allo steso modo di quelli della Lombardia e del Veneto. Allora, se vogliamo parlare di autonomia differenzia mettiamo dentro l’energia: date a me la possibilità di trattenere la fiscalità prodotta dalle aziende che producono energia in Calabria. Ciò sarebbe anche da stimolo per gli investimenti nelle rinnovabili: bisogna dare esternalità positiva ai cittadini che ospitano questi investimenti”, ha sottolineato il presidente Occhiuto.

Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner