
Un noto professionista del Soveratese è stato condannato a sei anni di carcere, con l’aggiunta di varie misure interdittive e l’obbligo di risarcire i danni, oltre al pagamento delle spese processuali, dopo essere stato riconosciuto colpevole di maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale e lesioni ai danni della moglie.
L’uomo, 65 anni, era stato arrestato dai carabinieri lo scorso febbraio in seguito alla denuncia presentata dalla moglie, una donna di 54 anni, poi trasferita in una struttura protetta, dove ha ricevuto assistenza e sostegno nel complesso percorso di denuncia delle violenze subite, affiancata dall’avvocato Roberta Scozzafava.
Al termine del giudizio abbreviato, il giudice per l’udienza preliminare Lidia Gennaro ha inflitto all’imputato una pena più severa rispetto ai quattro anni e quattro mesi richiesti dal sostituto procuratore Sarah Cacciaguerra. Il Gup ha inoltre disposto una serie di pene accessorie: l’interdizione perpetua da qualsiasi ufficio relativo alla tutela, curatela o amministrazione di sostegno, la perdita del diritto agli alimenti e l’esclusione dalla successione della persona offesa. Prevista anche l’interdizione dai pubblici uffici per tutta la durata della pena e l’interdizione perpetua da incarichi in scuole o strutture frequentate prevalentemente da minori.
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