Maltrattamenti in famiglia, il Tribunale di Catanzaro emette 16 provvedimenti di sorveglianza

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  27 novembre 2024 10:05

La Seconda Sezione Penale del Tribunale di Catanzaro ha emesso sedici misure di Sorveglianza Speciale di Pubblica Sicurezzaaccogliendo le proposte del Questore di Catanzaro, scaturite da approfondite ed accurate attività istruttorie condotte dalla Divisione Polizia Anticrimine, nei confronti di persone residenti in città e comuni della provincia, indiziate dei delitti di atti persecutori e dei delitti di maltrattamenti contro familiari o conviventi.

Nel campo delle misure di prevenzione, per tutelare la vittima di condotte maltrattanti o persecutorie, ai sensi dell’art. 4, comma1, lettera i-ter del Decreto Legislativo 159/2011, il Questore, quale Autorità provinciale di Pubblica Sicurezza, può proporre al Tribunale la misura della Sorveglianza Speciale per un determinato periodo (non inferiore ad 1 anno e non superiore a 5 anni), quale forma di controllo più incisiva, richiedendo anche che venga accompagnata da alcune prescrizioni, come, per esempio, il divieto di avvicinarsi ai luoghi frequentati abitualmente dalla parte offesa, l’obbligo di allontanarsi immediatamente qualora dovesse casualmente incontrarla, l’obbligo di non effettuare comunicazioni epistolari, telefoniche o telematiche con la vittima.

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Delle sedici misure prevenzionali, della Sorveglianza Speciale di Pubblica Sicurezza, 13 sono state irrogate nel primo semestre del 2024 e 3 nel corrente mese. Le persone destinatarie, 15 italiani e uno straniero, che risiedono in Catanzaro e in diverse cittadine del territorio provinciale devono osservare una serie di obblighi e divieti previsti dalla specifica norma, compreso il divieto di avvicinamento alla parte offesa ed ai luoghi frequentati dalla stessa. Inoltre, si è provveduto nei loro confronti al ritiro dei documenti di identità validi per l’espatrio.  

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Sono otto le misure di Sorveglianza Speciale di Pubblica Sicurezza disposte per gravi indizi in ordine alla condotta di maltrattamento. Si tratta di un uomo di 68anni al quale è stata applicata la misura di 1 anno; di un 59enne al quale è stata applicata la misura di 2 anni; di un 45enne al quale è stata applicata la misura 3 anni; di un 51enne al quale è stata applicata la misura di 2 anni; di un 41enne al quale è stata applicata la misura di 2 anni. Per altri 3 soggetti, oltre alla Sorveglianze Speciale di P.S. è stato disposto anche l’obbligo di soggiorno nel comune di residenza nei confronti di un 29enne al quale è stata applicata la misura di 1 anno; di un 34enne al quale è stata applicata la misura di 1 anno e 6 mesi; di un50enne al quale è stata applicata la misura di 2 anni.

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Altre otto sono le misure di Sorveglianza Speciale di Pubblica Sicurezza disposte per gravi indizi in ordine alla condotta diatti persecutori. Si tratta di un uomo di 74 anni al quale è stata applicata la misura di 2 anni e 6 mesi; di un 64enne al quale è stata applicata la misura di 2 anni; una donna di 49 anni al quale è stata applicata la misura di 2 anni; di un 75enne al quale è stata applicata la misura di 3 anni; di un 45enne al quale è stata applicata la misura di 3 anni; di uno straniero di 58 anni al quale è stata applicata la misura di 2 anni; di un 60enne al quale è stata applicata la misura di 3 anni; di un uomo di 47 anni al quale oltre alla Sorveglianza Speciale di P.S. della durata di 2 anni è stato applicato il braccialetto elettronico

Le condotte criminose reiterate nel tempo dalle persone destinatarie delle misure prevenzionali, si sono perpetrate in ambito familiare o al termine di relazioni sentimentali con conviventi e, in alcuni casi vittime di maltrattamenti ed atti persecutori sono stati anche i figli in tenera età.

L’esortazione della Polizia di Stato è sull’importanza che le vittime continuino a denunciare tutti i comportamenti di vessazione e di violenza, anche di fatti avvenuti successivamente a quelli per i quali abbiano già presentato una denuncia, che potrebbero essere sintomatici di una capacità criminale persistente e di una pericolosità sociale del maltrattante e dello stalker.

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