I carabinieri della Compagnia di Melito Porto Salvo hanno dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa della misura cautelare del divieto di dimora nel comune di Condofuri e del divieto di avvicinamento ai luoghi abitualmente frequentati dalle persone offese emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Reggio Calabria su richiesta della locale Procura della Repubblica nei confronti di un 55enne di nazionalità indiana, indagato per il reato di maltrattamenti in famiglia.
La vicenda è scaturita da una richiesta d’intervento della figlia dell’uomo, 20enne, il 9 marzo scorso poiché vittima di violenze verbali da parte del padre. La ragazza ha riferito ai militari intervenuti il fatto che da diverso tempo il genitore assumeva comportamenti violenti, sia di natura fisica che psicologica, nei confronti dell’intero nucleo familiare - tra cui anche le due sorelle minorenni e la madre – e che tali episodi erano dovuti a questioni di natura economica in quanto lo stesso non esercitava alcuna attività lavorativa e non partecipava alle spese necessarie al sostentamento del nucleo familiare. Tale versione dei fatti è stata poco dopo confermata anche dalla moglie dell’interessato, anch’essa di nazionalità indiana.
Entrambe, temendo per la propria incolumità e dopo l’ennesima aggressione subìta nonché al culmine dell’esasperazione, si sono rivolte ai militari dell’Arma per chiedere aiuto, denunciando le condotte violente poste in essere dall’uomo nei loro confronti e descrivendo una drammatica situazione familiare che le vedeva vittime delle prevaricazioni dell’indagato, il quale, oltre a riservare loro quotidianamente aggressioni di natura verbale, le sottoponeva a significative limitazioni della libertà personale vietando loro di lasciare l’abitazione per cercare un lavoro o per svolgere le più semplici faccende della vita quotidiana e minacciandole di morte laddove queste non avessero rispettato i divieti da lui imposti.
La complessa situazione familiare era resa ancor più opprimente dal ricorso alla violenza fisica che l’uomo aveva adoperato in diverse occasioni non astenendosi dal porre in essere tali condotte neppure in presenza delle due figlie minori, sempre presenti in occasione delle azioni vessatorie. La condizione di vita cui le donne sottostavano era divenuta così penosa e mortificante dall’indurle a chiedere all’uomo di abbandonare l’abitazione e trasferirsi nel vicino garage, soluzione che di fatto non ha impedito all’indagato di continuare ad esercitare il proprio controllo nei confronti dei familiari.
In seguito agli eventi denunciati dalle vittime, i carabinieri della Stazione di Condofuri San Carlo, dopo aver ascoltato attentamente le persone offese nonché quelle informate sui fatti raccogliendo ogni elemento utile a circostanziare nel dettaglio i fatti esposti, hanno inviato la comunicazione di notizia di reato alla Procura della Repubblica di Reggio Calabria che ha richiesto al Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Reggio Calabria l’emissione di un’adeguata misura cautelare.
L’uomo, oltre al divieto di dimora nel comune di Condofuri e di avvicinamento ai luoghi frequentati dalle persone offese, dovrà mantenere da queste ultime una distanza non inferiore a 500 metri, astenendosi dal comunicare con esse con qualsiasi mezzo.
Testata giornalistica registrata presso il tribunale di Catanzaro n. 4 del Registro Stampa del 05/07/2019.
Direttore responsabile: Enzo Cosentino. Direttore editoriale: Stefania Papaleo.
Redazione centrale: Via Cardatori, 9 88100 Catanzaro (CZ).
LaNuovaCalabria | P.Iva 03698240797
Service Provider Aruba S.p.a.
Contattaci: redazione@lanuovacalabria.it
Tel. 0961 873736