Con oltre 6 mila preferenze raccolte, Raffaele Mammoliti è stato eletto consigliere regionale. E' il secondo seggio scattato nella circoscrizione centro per la lista del Partito democratico. In un'intervista con la Nuova Calabria ha parlato dell'analisi del voto, delle prospettive nel ruolo di componente dell'opposizione in Consiglio e ovviamente delle idee programmatiche su cui annuncia battaglia: piano per il lavoro, fine commissariamento della sanità, più risorse agli enti locali e riforma del sistema elettorale.
"Il dato politico più importante è che la partecipazione al voto in Calabria è molto bassa. Questo denota un senso di sfiducia, un sentimento di anti-politica e di distacco verso le istituzioni democratiche. Questo non è un elemento positivo. Bisognerà lavorare molto per far riacquistare la fiducia ai cittadini verso la politica e le istituzioni calabresi. La vittoria del centrodestra c'è stata perché loro sono uniti in un'unica coalizione e questo dà maggiore forza. Il sistema elettorale premia chi prende un solo voto in più. Il fronte del centrosinistra e progressista, per quanto si sia lavorato a formare una coalizione più ampia possibile, oggettivamente era abbastanza articolato, quindi un elemento di debolezza. Grande soddisfazione per la mia elezione ma io vorrei come Partito democratico arrivare anche indietro ma poi vincere le elezioni piuttosto che essere primo o secondo partito e poi perderle".
L'atteggiamento come componente di opposizione e i punti su cui si batterà: "Ho lanciato qualche giorno fa un appello al presidente Occhiuto. La Calabria si trova in una crisi di sistema senza precedenti. Dopo 50 anni di regionalismo noi siamo al punto più basso della crisi etica, morale, sociale, occupazionale. Io personalmente ascolterò con grande attenzione la relazione programmatica, se vuole aprire una nuova stagione, io e credo anche la coalizione (lo ha già detto Amalia Bruni) dobbiamo ragionare nei termini di una proficua collaborazione. Se il presidente, come hanno fatto i suoi predecessori, continuerà a gestire solo potere, per quanto mi riguarda sarò un oppositore che non andrà lì solo per alzare la mano o riscaldare la sedia. Vado lì per battermi, per rivendicare le mie idee che sono :un piano straordinario per il lavoro, il superamento del commissariamento nella sanità (intanto rimuovendo questo commissario perché non è all'altezza), il trasferimento della gestione delle risorse agli enti più vicini ai cittadini e la riforma del sistema elettorale.
Su quest'ultimo punto, Mammoliti ha spiegato: "Abbiamo il collegio Catanzaro-Crotone-Vibo che è vastissimo. Sono 157 comuni e 700 mila abitanti. Ci sono tre province in un unico collegio. Una della province potrebbe anche non avere la rappresentanza. Io sono per ripristinare i collegi con le province. Inoltre sono per la possibilità di aprire al voto disgiunto, quindi poter votare un presidente diverso dal consigliere regionale per cui si esprime la preferenza e poi le soglie di sbarramento. L'8% per entrare in Consiglio regionale c'è solo in Calabria. Per entrare in Parlamento occorre il 3%. Chi ha fatto quella legge voleva tenere lontano il popolo calabrese dall'istituzione".
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