Manca la musica la sera di Natale, l'assessore Sestito replica ai Democratici di Girifalco: "Erano solo due zampognari"

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E' polemica sulla gestione dell'assessore Sestito
  27 dicembre 2019 11:39

di MASSIMO PINNA
 
Tiene banco la vicenda dei musicisti arrivati a Girifalco (LEGGI QUI) la sera di Natale ma andati via perchè nessuno in pratica si è accollato il costo della loro prestazione. Alle domande rivolte dai Democratici di Girifalco all'assessore Sestito, la stessa risponde, con una sua dichiarazione che non entra nel merito delle domande su dove siano finiti i fondi che dovevano essere usati, come pare, anche per quella che Sestito comunque derubrica ad una "polemica per due zampognari".
 
L'assessore, stizzita, attacca con livore. "Questo è il livello del dibattito che, minoranza e associazioni (una piccola parte, per fortuna) pronte a rendere i suoi vertici novelli politici e aspiranti assessori agli Eventi, riescono a produrre. Purtroppo è doveroso chiarire nonostante la polemica appaia, ai più, ridicola e strumentale".
 
"La manifestazione natalizia doveva essere allietata dalla musica (per un'ora) di due zampognari. Per un problema tra gli stessi e l'impresa che li ha chiamati (nulla c'entra il Comune), l'allietamento musicale non c'è stato. Ma, per fortuna, questo non ha rovinato la serata di festa. Per quanto riguarda lo spettacolo del 19 dicembre presso la scuola primaria, lo spettacolo dei burattini e' stato sostituito da uno spettacolo di magia per cause non dipendenti dal Comune. La manifestazione è molto piaciuta ai bambini che, per fortuna a differenza degli adulti, riescono a godere dell'allegria e della genuinità delle cose".
Per la Sestito, "da un punto di vista amministrativo il Comune ha, regolarmente, prodotto tutti gli atti amministrativi relativamente alle iniziative natalizie dando un anticipo e prevedendo il saldo a fine servizio come prassi. Cercare anomalie o mistificare la realtà è, solo e solamente, strumentalizzazione politica da piena campagna elettorale. Tanto era dovuto per amore di verità". 
 
Restano, comunque, le mancate risposte in termini di chi, come e quando, doveva utilizzare i fondi, a partire dalla somma di 1800 euro, così come prodotto negli atti comunali che lo stesso assessore cita. 
 

 

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