“L'acqua è un bene pubblico inalienabile che incide sulla vita delle persone e non può essere condizionato da calcoli economici o grette speculazioni. Tuttavia, il comportamento della società A2A nei riguardi della popolazione di Isola Capo Rizzuto, che in estate si triplica, apre una voragine di dubbi ed esige una correzione di rotta immediata e l'intervento degli organi di vigilanza e controllo”.
 
È quanto sostiene il consigliere regionale Francesco Pitaro in un'istanza inoltrata al Presidente della Regione Calabria, all’Assessore all’Ambiente e all’Assessore all’Agricoltura in cui riassume i termini salienti della contrapposizione polemica tra l'Amministrazione locale di Isola Capo Rizzuto e la società A2A: “La popolazione riceve per l’80% l’approvigionamento idrico attraverso il Consorzio di bonifica ionico crotonese che, a sua volta, riceve l’acqua dalla società A2A. Però, la società sta omettendo di erogare il dovuto quantitativo di acqua e di conseguenza il Consorzio di bonifica non può distribuire l’acqua in favore del Comune di Isola di Capo Rizzuto con relativo danno non solo per la comunità, per i turisti e per gli imprenditori del settore, ma anche per gli agricoltori e le aziende agricole". 
 
Pitaro sottolinea "che nella riunione svoltasi presso la Prefettura di Crotone il 6 agosto l'A2A si è impegnata a procedere alla erogazione del dovuto e corretto quantitativo di acqua. Ciò nonostante, l'impegno è stato palesemente disatteso e dunque non si sta procedendo alla dovuta erogazione, provocando un danno enorme al Comune di Isola Capo Rizzuto, alla comunità, agli imprenditori turistici e alle aziende agricole che in qualche modo occorrerà quantificare e risarcire".
 
Ad avviso del consigliere regionale “Ha fatto bene il Comune, per il tramite del sindaco avv. Maria Grazia Vittimberga, a trasmettere un atto di diffida alla Regione e al Consorzio di Bonifica Ionio Crotonese al fine di ottenere la erogazione dell’acqua da parte di A2A. Ma adesso è necessario che sia la Regione a chiarire che la A2A non può gestire l’acqua in modo arbitrario, ma deve garantire le esigenze primarie e ineludibili di una comunità che non può restare, soprattutto nella stagione estiva, priva di risorse idriche. Alla declinazione dei diritti basilari dei cittadini la Regione faccia seguire atti conseguenti e autorevolmente convincenti".
 
Nell'istanza, Pitaro chiede che il Presidente della Regione, l’Assessore all’Ambiente e l’Assessore all’Agricoltura, sulla  emergente problematica "intervengano immediatamente, convocando un tavolo di confronto  al fine di raggiungere nell’arco di 24 ore una rapida soluzione e al fine di garantire al Comune di Isola di Capo Rizzuto la giusta erogazione dell’essenziale risorsa idrica". Inoltre Pitaro, rilevando che la problematica è connessa con l’emergenza sanitaria, ha chiesto "l'adozione di un provvedimento/ordinanza diretto a imporre alla A2A Spa l'erogazione del giusto quantitativo di acqua per consentire alla comunità di Isola Capo Rizzuto di godere di un bene pubblico primario, fondamentale ed essenziale".