Cessata la “tregua” pasquale al “Pugliese-Ciaccio” torna di attualità, sul piano dei rapporti azienda-sindacati, l’argomento della corresponsione del bonus covid ai lavoratori impegnati in prima linea nei vari reparti a far fronte alla struggente pandemia.
La segreteria aziendale della CISL-Funzione Pubblica (Silvio Sabatino, segretario, Elvira Canino e Francesco Curcio componenti) ha evidenziato lo stato delle cose sollecitando l’Azienda a definire questa “silenziosa vertenza” che interessa circa 150 lavoratori in attesa del giusto (e sottolineiamo “giusto”) indennizzo.
L’indennità una tantum covid è stata finanziata dal Governo Nazionale ben tre anni fa circa stanziando ben 22milioni di euro.
I lavoratori in attesa nell’ hub catanzarese si sentono danneggiati dai ritardi dovuti o ad errori di calcolo e anche di applicazione nei loro confronti delle linee guida previste dal DCAel 31/12/2021.
La Cisl Funzione Pubblica con una nota del 3 aprile ha sollecitato i livelli responsabili (Commissario Straordinario, Direttore Amministrativo, Direttore Sanitario, Direttore medico di Presidio, Responsabile UGRU) a definire la situazione ma per ora nessuna risposta. In presenza delle tante difficoltà in cui la sanità pubblica si trova non è proprio il momento di alimentare tensioni interne fra lavoratori e aziende che alla fine tutto sommato si ritorcerebbero sull’utenza. Cioè su persone che soffrono.
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