"Il Governo ha fatto dietrofront sull'accorpamento delle Camere di commercio di Vibo Valentia e Crotone. È una buona notizia, ma occorre tenere alta l'attenzione: potrebbero riprovarci". Lo afferma il senatore di Forza Italia Giuseppe Mangialavori.
"L'esecutivo giallorosso - aggiunge il parlamentare - ha ritirato l'emendamento al Decreto Milleproroghe per l'accorpamento di 14 enti camerali subito dopo aver compreso che un simile atto avrebbe provocato la ferma opposizione di tutti i territori interessati dalla riforma e delle forze politiche che rifiutano l'autoritarismo di questo esecutivo. Si trattava, infatti, di un provvedimento che, d'imperio, avrebbe introdotto il termine del 31 marzo 2020 entro il quale tutti i processi di accorpamento si sarebbero dovuti obbligatoriamente completare. La riforma avrebbe determinato la fusione coatta delle Camere di Vibo e Crotone con quella di Catanzaro. L'esigenza di tagliare i costi, in definitiva, avrebbe privato la zona centrale della Calabria di presidi di fondamentale importanza per l'intero tessuto produttivo".
"L'emendamento poi ritirato - conclude Mangialavori - è solo l'ultimo assalto in ordine di tempo contro le Camere di commercio di Vibo e Crotone. È dunque possibile che il loro accorpamento venga riproposto in futuro. Ecco perché è necessario rimanere vigili per sventare altre eventuali minacce al sistema economico calabrese".
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