
La massiccia partecipazione alla manifestazione nel porto di Gioia Tauro deve convincere l’Unione Europea a fare marcia indietro rispetto ad una direttiva che rischia di avere un effetto devastante per l’economia del territorio. Pensiamo, ad esempio ai danni che subirebbe l’azienda del gruppo Callipo, un marchio che rappresenta un’eccellenza della Calabria in Italia e nel mondo, e che per l’impatto della direttiva sul porto di Gioia Tauro vede mettere a rischio il futuro di 400 famiglie. Per questo la Fai Cisl Magna Grecia Catanzaro Crotone Vibo Valentia è stata presente oggi accanto all’imprenditore Pippo Callipo e ai lavoratori che hanno partecipato numerosi alla manifestazione. Auspichiamo che per Gioia Tauro venga prevista una deroga all’applicazione della direttiva, in modo da prevedere almeno un periodo transitorio che consenta di adeguare la struttura portuale alle esigenze di sostenibilità ambientale tenendo conto della tenuta economica ed occupazionale del territorio: l’unico modo per realizzare uno sviluppo eco-sostenibile.
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