"Le migliaia di cittadini comuni che, insieme a molti rappresentanti di istituzioni ed associazioni, oggi si sono ritrovate a Catanzaro, davanti la sede della Procura della Repubblica, nonché le migliaia di adesioni trasmesse attraverso i social da chi non ha potuto raggiungere il capoluogo, confermano che la Calabria per bene c'è, apprezza l'importante, intelligente, incessante ed efficace attività che sta svolgendo la Dda diretta da Nicola Gratteri e non tollera più di essere etichettata come la Regione dell'omertà, della paura e dell'indifferenza". Lo afferma, in una nota, Carlo Tansi, candidato alla presidenza della Regione.
"Il dott. Gratteri - aggiunge - non è solo. Tantissimi calabresi, la maggioranza, sono al suo fianco nella lotta alla malavita organizzata che, anche attraverso la connivenza con la casta politico-burocratica, ha bloccato per anni ogni possibilità di sviluppo socio-economico della regione più bella d'Italia. Nella mia vita professionale ho avuto modo di collaborare con diverse Procure in importanti indagini che riguardavano non solo dissesti e calamità naturali, per lo più provocate da una insensata ed illegale gestione del territorio, ma anche i continui furti del denaro pubblico da parte di funzionari della pubblica amministrazione. Nella mia recente esperienza alla dirigenza delle Protezione civile regionale ho denunciato, senza guardare in faccia nessuno, il malaffare, gli imbrogli e le spese assurde autorizzate da funzionari che mi avevano preceduto nell'incarico. Ho avuto perciò modo di comprendere che la 'ndrangheta dei rapimenti, del pizzo e dello spaccio si è ormai trasformata in quella dei colletti bianchi, molto più potente e pericolosa. Per questo ho sentito il dovere di impegnarmi, per la prima volta in vita mia, in politica, mettendoci la faccia, per occupare, come Gratteri ha chiesto, quelle postazioni istituzionali che la Dda, con azioni a tutto campo e senza sconti o riguardi per nessuno, sta liberando dai tentacoli della piovra 'ndranghetista. Insieme a calabresi per bene, di specchiate doti morali e riconosciuta competenza, ho deciso di candidarmi alla Presidenza della Regione Calabria. Il seguito di consensi sempre più palesi che la mia proposta di governo sta raccogliendo mi conferma che la scelta è stata giusta ed opportuna".
"Per il rispetto dovuto all'Istituzione Giudiziaria - dice ancora Tansi - ho ritenuto inopportuno partecipare alla manifestazione di Catanzaro, per evitare che si potesse strumentalmente utilizzare contro la Dda e Gratteri. Una presenza che in questa fase della campagna avrebbe assunto il valore di un sostegno più elettorale che politico. Ho appreso invece che si è notata la presenza alla manifestazione di altri esponenti politici che non hanno disdegnato a candidare nelle loro liste indagati per fatti di mafia, malversatori di risorse pubbliche e condannati per fatti inerenti la loro pregressa attività politica, pienamente responsabili del fallimento della nostra regione. Sono perciò indignato e al contempo fiducioso perché sono certo che i calabresi lo sono come noi e che il 26 gennaio ci riserveranno una sorpresa che rimarrà nella storia".
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