“Nell’ultimo anno le svariate eccellenze dell’Università di Catanzaro sono state mediaticamente messe di lato rispetto all’emergere di scandali e problematiche che non devono di certo finire sotto il tappeto o nel cassetto dei ricordi, ma affrontati concretamente dalle istituzioni tutte e dalla politica.
Dal servizio de Le Iene dello scorso dicembre finito in Procura e, addirittura, in Parlamento sulla docente bocciata all’abilitazione scientifica nazionale ma che continua a insegnare come se nulla fosse accaduto, allo scandalo di questi giorni a seguito dell’inchiesta nazionale “Università bandita”, che tocca anche tre docenti del nostro Ateneo, sono molti gli interrogativi che si pongono.
In primis quello del management dell’Università che sembra impermeabile rispetto a tutto ciò che accade al suo esterno, come quando si è posta la questione dell’incompatibilità della già candidata del Partito Democratico al Senato Aquila Villella che, all’interno dell’Ateneo, cumula la carica di vicedirettore di dipartimento e membro del Consiglio di amministrazione dell’Università, ma nel maggio 2018 decise anche di presiedere la commissione elettorale per le elezioni universitarie. Questione, però, che non è stata minimamente valutata dagli organi accademici preposti.
Un altro interrogativo riguarda la scuola di specializzazione per le professioni legali. Due anni fa gli alunni della scuola sono passati da 70 a 35 e conseguentemente sono arrivate le dimissioni del già direttore Alessandro Morelli. Una scuola nei cui confronti si continuano ad evidenziare lamentele e carenze organizzative da parte degli utenti, ma che ogni anno bandisce un totale di 120 posti, molti dei quali non coperti. Ma del problema non si discute.
Per non parlare del mancato accreditamento di ben sei scuole di specializzazione di area medica: Cardiochirurgia, Ginecologia ed Ostetricia, Malattie dell'apparato digerente (Gastroenterologia), Malattie dell'apparato respiratorio, Medicina fisica e riabilitativa (Fisiatria) e Pediatria, problema affrontato anche nell’ultimo consiglio comunale con una mia risoluzione atta a tenere accesi i riflettori sul tema.
Ma più di tutto occorre che si faccia chiarezza perché dietro chiusure, scandali vari, mancata valorizzazione di risorse ed eccellenze, ci potrebbe anche essere la reale volontà di far ritornare l’Università di Catanzaro un polo di Cosenza”.
Testata giornalistica registrata presso il tribunale di Catanzaro n. 4 del Registro Stampa del 05/07/2019.
Direttore responsabile: Enzo Cosentino. Direttore editoriale: Stefania Papaleo.
Redazione centrale: Via Cardatori, 9 88100 Catanzaro (CZ).
LaNuovaCalabria | P.Iva 03698240797
Service Provider Aruba S.p.a.
Contattaci: redazione@lanuovacalabria.it
Tel. 0961 873736