MAORIAORTIC 2025, la II giornata del Congresso sulle patologie aortiche chiude nel segno dell’alta formazione

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  25 giugno 2025 18:34

 Si è conclusa mercoledì 25 giugno, la seconda e ultima giornata del Congresso Internazionale MAORIAORTIC 2025, promosso dall’Università Magna Graecia di Catanzaro e giunto alla sua nona edizione, che ha confermato il valore di questo appuntamento come uno dei più rilevanti in Italia nel campo delle patologie aortiche.

La due giorni ha visto una grande partecipazione, con quasi 500 preiscrizioni e 46 tra relatori e moderatori provenienti da Svizzera, Francia, Regno Unito, Corea del Sud, Germania, Stati Uniti, oltre che da importanti Università e Centri ospedalieri italiani. Sei le sessioni in programma, tra cui quelle dedicate al personale infermieristico e ai perfusionisti, alla cardiochirurgia pediatrica, nonché agli sviluppi tecnologici nelle tecniche operatorie e nella gestione delle urgenze cardiochirurgiche.

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«Questo evento – ha dichiarato il Magnifico Rettore dell’UMG, Giovanni Cuda – rappresenta un momento di straordinario valore per la comunità accademica e scientifica, non solo per la sua rilevanza clinica, ma anche per la dimensione formativa e didattica. È un’occasione che rafforza il significato e la forza della cardiochirurgia nella nostra Università e in tutta la Calabria. La qualità del lavoro portato avanti con visione e determinazione, soprattutto dal professor Pasquale Mastroroberto, è riconosciuta a livello nazionale e internazionale. Con il Maori Meeting, confermiamo l’impegno dell’Ateneo a promuovere il confronto e la crescita culturale su scala globale».

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A sottolineare il valore strategico dell’integrazione tra assistenza, didattica e ricerca è stata anche la commissaria straordinaria dell’AOU “Renato Dulbecco”, Simona Carbone, che ha parlato di «un’occasione importante per rilanciare la qualità della cardiochirurgia e per ribadire l’esistenza di una grande azienda ospedaliero-universitaria, unica nel suo genere nel Mezzogiorno. Abbiamo lavorato intensamente per costruire una visione condivisa, che valorizzi le competenze esistenti e che miri a una sanità pubblica integrata, competente e ambiziosa. L’area cardiochirurgica è una delle nostre priorità strategiche, perché risponde a una forte domanda di salute e rappresenta un ambito in cui l’innovazione deve viaggiare di pari passo con l’organizzazione e la formazione continua».

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Il Congresso, diretto dal professor Pasquale Mastroroberto, è stato anche un’occasione per fare il punto sui risultati raggiunti: circa 500 interventi cardiochirurgici l’anno, con esiti certificati da AGENAS tra i migliori a livello nazionale, un servizio di emergenza attivo 24 ore su 24 e un indice di occupazione dei posti letto del 166%.

«Il MAORIAORTIC – ha spiegato Mastroroberto – rappresenta un modello consolidato di aggiornamento scientifico e alta formazione, dove specialisti da tutto il mondo si incontrano per confrontarsi, condividere esperienze e migliorare le pratiche cliniche. È anche un momento di orgoglio per l’Università e per la città di Catanzaro, che può vantare una cardiochirurgia pubblica tra le prime dieci in Italia per volumi e risultati clinici».

Con la chiusura della nona edizione, il MAORIAORTIC si conferma non solo un punto fermo nel calendario scientifico nazionale, ma anche un simbolo della capacità di fare sistema tra università, ospedale e territorio, nell’ottica di una sanità pubblica sempre più avanzata e vicina ai cittadini.

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