di CARMINE MUSTARI
Solenni festeggiamenti nella frazione di Maranise in onore della Madonna della Mercede. La celebrazione della festa organizzata dalla parrocchia San Nicola di Bari di Maranise si caratterizza per i due giorni nei quali si procede alle due processioni dei simulacri della Madonna della Mercede o meglio conosciuta come “A Madonna da Catina”. Due momenti distinti solo dalla tipologia, infatti, si procede con la prima processione della vigilia della festa, quando a percorrere le vie del borgo di Maranise è il corteo che segue il quadro della stessa effige, il quadro rappresenta il miracolo avvenuto in seguito alle continue piogge abbattutesi sul territorio e che provocarono crolli di edifici e vittime, secondo la leggenda la popolazione si riunì tutta in preghiera nella chiesa e di lì a poco le nuvole si diradarono e da quel presunto miracolo si procedette a commissionare una tela che ancora oggi da quel lontano fine 800 che lo stesso si porta in processione, la particolarità che lo stesso viene portato a spalla dalle sole donne.
Due giorni di festa dedicati alla Santa Patrona omonima che prevede inoltre per la domenica la santa messa solenne alle ore 11 celebrata da don Mirko Carè con don Fabio Pullano parroco di Maranise nel ruolo di concelebrante. Dalle ore 18 si dava seguito alla processione della prodigiosa statua di Maria Santissima della Mercede per le vie del borgo seguita dalla banda musicale “Città di Pentone”. A Maranise la chiamano la Madonna della Catena che richiama il miracolo della liberazione degli schiavi nel periodo delle deportazioni. Si narra che il primo agosto del 1218, festa di San Pietro in Vincoli, il fondatore dei Mercedari Pietro Nolasco ebbe una visione della Santissima Vergine, la quale si fece conoscere come la Mercede, (Misericordia) e lo esortò a fondare un ordine religioso avente come fine principale quello di riscattare i cristiani finiti in schiavitù. In quel tempo la Penisola iberica era dominata dai Musulmani. A Maranise in tutta probabilità il rito della Madonna della Catena è arrivato grazie ad una famiglia siciliana probabilmente intorno al XIII secolo.
La festa della Madonna della Mercede ritorna dopo gli anni di stop dovuti al covid, ma attrae sempre i pellegrini provenienti dai paesi vicini, sentito il momento della confrunta, un simbolico ed emozionante ricongiungimento della sacra famiglia, tipico di queste parti nella Presila catanzarese, emozionante e allo stesso tempo azione da cardiopalma visto che la stessa confrunta consiste nell’avvicinamento dei simulacri in una curva con visuale ridotta, la stessa comunque strappa applausi ed emozioni a tutti!
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