“La convocazione da parte del Dipartimento Territorio e Ambiente della Regione Calabria di una conferenza dei servizi per giovedì 4 agosto per l’autorizzazione di un nuovo impianto di produzione di combustibile solido secondario (CSS) derivato dalla lavorazione dei rifiuti nel territorio di Marcellinara dimostra, al di là della freddezza dei tecnicismi procedurali legittimi, scarsa attenzione e sensibilità nei confronti del tema ambientale, che è portatore di interessi diffusi e che richiederebbe momenti di confronto e concertazione con i cittadini ed il territorio”: con queste parole, senza mezzi termini, il Sindaco di Marcellinara contesta la convocazione della conferenza dei servizi per il provvedimento autorizzatorio regionale richiesto dalla CalMe alla Regione Calabria per la realizzazione di un impianto di produzione di CSS a Marcellinara, di ben 27.450 tonnellate/anno, da realizzare a ridosso dell’impianto esistente.
“A leggere le carte – ha proseguito il Sindaco Vittorio Scerbo – sorgono molti dubbi sulla opportunità della realizzazione di un impianto che potrebbe avere ricadute serie sull’ambiente e sulla salute dei cittadini; a maggior ragione dopo che, due anni fa, era stato archiviato il procedimento inerente l’ampliamento della capacità di valorizzazione energetica del CSS per il coincenerimento dei rifiuti. In questi mesi le osservazioni trasmesse dal Comune – ha spiegato il Sindaco Vittorio Scerbo – non hanno avuto la benché minima risposta. Pertanto, stante queste condizioni, non si può che contestare fortemente, nel metodo e nella sostanza, la convocazione di una conferenza dei servizi di tale importanza nel bel mezzo del periodo estivo”.
“La richiesta che verrà messa agli atti della conferenza dei servizi – ha proseguito il Sindaco Vittorio Scerbo – richiederà qual è il motivo di tanta fretta di una conferenza decisoria senza dare il tempo necessario per una informativa precisa e di dettaglio alla popolazione, che vedrà gli effetti sulla propria pelle di un tale impianto. Non si può agire senza alcuna considerazione della salute dei cittadini e il Comune difenderà questo diritto in ogni sede possibile”.
“È indispensabile conoscere nel dettaglio le emissioni diffuse e quelle odorigene che si diffonderanno nel territorio, sulla base di uno studio di impatto ambientale non commissionato dalla Calme ma sviluppato da un ente terzo autonomo. È necessario conoscere l’entità della movimentazioni di rifiuti giornaliere che dovrà sopportare il nostro territorio.”
“Un esame anche preliminare della documentazione indica poi che il rispetto delle richieste della Comunità Europea, in termini di migliori tecnologie disponibili (BAT), è allo stato solo ipotizzato. Sembra più una strada lastricata di buone intenzioni che una pianificazione attenta delle fasi gestionali che si vorranno implementare. Data la natura dell’impianto, e la certezza che a questa richiesta di autorizzazione farà poi seguito quella per “bruciare” il CSS prodotto nell’esistente impianto Calme, i cittadini di Marcellinara non si possono accontentare di buone intenzioni.”
“Queste sono solo alcune delle considerazioni che saranno messe nere su bianco in sede di conferenza dei servizi – ha concluso il Sindaco Vittorio Scerbo. Così come sarebbe interessante conoscere gli atti di pianificazione in atto da parte della Regione per i rifiuti in quest’area centrale, vista la nuova Autorità per i rifiuti e le risorse idriche creata di recente, così come capire l’idea e l’orientamento dei consiglieri regionali del territorio che potrebbero aiutarci a capire meglio quello che la Regione Calabria vuole realizzare”.
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