Marcellinara. Tentano di sottrarsi al controllo della Polizia: arrestate due persone con mezzo chilo di eroina

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images Marcellinara. Tentano di sottrarsi al controllo della Polizia: arrestate due persone con mezzo chilo di eroina

 Proseguono le indagini per individuare il canale di provenienza dello stupefacente ed il mercato di destinazione

  05 febbraio 2021 11:32

Prosegue senza soste l’azione di contrasto al traffico di droga della Questura di Catanzaro. Nel pomeriggio di ieri, la Sezione Antidroga della Squadra Mobile ha tratto in arresto P.N., 59enne di Crotone, e R.G., 45enne di Catanzaro, pregiudicati per stupefacenti, poiché trovati in possesso di oltre mezzo chilo di eroina occultato all’interno del cruscotto dell’autovettura a loro in uso. L’arresto scaturiva a seguito di un rocambolesco inseguimento lungo la Strada Statale 280, iniziato allorché i poliziotti, a bordo di due auto civetta, intorno alle ore 15.00, nei pressi della galleria di Sarrottino, notavano una Fiat Panda che, ad alta velocità, si dirigeva verso Catanzaro e, insospettiti, intimavano l’ “Alt Polizia” ma, tuttavia, la Fiat Panda non solo non si fermava ma accelerava ulteriormente.

Iniziava, quindi, l’inseguimento con tentativi di speronamento delle auto della Polizia da parte dei fuggitivi, i quali imboccavano l’uscita Sarrottino per poi reimmettersi nuovamente sulla strada statale in direzione Lamezia Terme. All’altezza di Marcellinara, i malviventi, nel tentativo di dileguarsi, effettuavano una brusca manovra e percorrevano, per un breve tratto, la S.S. 280 contromano, venendo, però, subito dopo bloccati dagli Agenti, senza che si verificassero conseguenze per gli altri automobilisti.

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Si procedeva, quindi, ad un’accurata perquisizione dell’auto, nel corso della quale, occultato in un incavo sotto lo sterzo, veniva rinvenuto un panetto di oltre mezzo chilo di eroina, che, al dettaglio, avrebbe fruttato un guadagno di oltre 30.000 euro. Gli arrestati, su disposizione del P.M. di turno della Procura della Repubblica di Catanzaro, venivano associati alla locale casa circondariale. Proseguono le indagini per individuare il canale di provenienza dello stupefacente ed il mercato di destinazione.

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