Tra i protagonisti della diciassettesima edizione del Magna Graecia Film Festival, la kermesse cinematografica diretta da Gianvito Casadonte che dall’1 all’8 agosto si svolgerà nell’area porto di Catanzaro, ci saranno anche Marco D’Amore e Giorgio Pasotti.
Marco D’amore sarà in concorso con la sua opera prima “L’immortale”, ispirato al personaggio di Ciro Di Marzio di Gomorra, che segna un interessante punto di incontro tra cinema e TV. D’Amore, che ha ricevuto per il film il Nastro d’Argento come miglior Regista Esordiente, racconta la storia di Ciro Di Marzio e della sua educazione criminale, di quell'uomo violento e allo stesso tempo tenero e compassionevole, emblema sia del male che dell'eroe. Il film, che rappresenta un trait d’union tra la quarta e la quinta stagione della serie, svela la sua infanzia ed il percorso che dalle torbide e perigliose strade di Napoli lo porterà ad arrivare ai vertici del crimine organizzato.
Marco D’Amore, classe 1981, diplomato attore nella Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi, debutta in teatro a 18 anni al fianco di Toni Servillo ne “Le avventure di Pinocchio”, per la regia di Andrea Renzi. Dal 2005 scrive dirige e produce per il teatro, il cinema e la televisione, soprattutto nell’ambito de “La piccola società” casa di produzione fondata col regista e sceneggiatore Francesco Ghiaccio. Il primo film realizzato insieme “Un posto sicuro” gli vale nel 2016, il Nastro d’Argento per il valore civile dell’opera.
Altro grande protagonista sarà Giorgio Pasotti. Dal suo debutto cinematografico in Italia, nel 1998, con “I piccoli maestri” diretto da Daniele Luchetti, Pasotti inizia ad affermarsi sulla scena cinematografica italiana. Indimenticabili le sue interpretazioni nelle pellicole “Ecco fatto”, “L’ultimo bacio” (2000) e “Baciami ancora” (2010) e nel film “Come te nessuno mai” , pellicola sulle occupazioni scolastiche a circa trent’anni dal 1968, che decreta la sua consacrazione definitiva.
Al Magna Graecia Film Festival Pasotti presenterà sempre in concorso “Abbi fede”, una favola grottesca sulla sfida più antica del mondo, quella tra bene e male, la sua seconda regia dopo “Io, Arlecchino”, diretto con Matteo Bini.
Il protagonista, Ivan, interpretato dallo stesso Giorgio Pasotti, è un sacerdote con una fortissima fede in Dio e nell’uomo. La sua incrollabile convinzione sarà, però, messa alla prova dall’arrivo di Adamo, interpretato da Claudio Amendola, un neofascista assegnato alla sua comunità di recupero. La preparazione di
uno strüdel di mele diventerà l’occasione per un teso braccio di ferro tra una visione positiva e una negativa del mondo, il tutto accompagnato dallo sguardo allucinato degli altri membri della comunità: lo sciatore alcolizzato Gustav (Robert Palfrader), la problematica Sara (Gerti Drassl) e l’ex-terrorista Khalid (Aram Kian). Un cast corale per una commedia dolceamara, che riflette sulla necessità tutta umana di conservare sempre e comunque la speranza.
Già annunciate le presenze dell’attrice Barbara Chichiarelli, fresca vincitrice del Nastro d'Argento - Premio Graziella Bonacchi e Madrina del festival e di parte della Giuria, presieduta da Michele Placido e che vede, tra i suoi componenti, il regista inglese Peter Webber. Tra gli ospiti anche il regista americano Abel Ferrara, che terrà a Catanzaro una masterclass aperta al pubblico e riceverà la Colonna d’Oro alla Carriera, l’attrice Laëtitia Eïdo, che riceverà la Colonna d’Oro per le Serie Tv e l’attore Marco Bocci, al festival per presentare la sua opera prima da regista, in concorso, ‘A Tor Bella Monaca non piove mai’.
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