Le acque del Compartimento marittimo di Gioia Tauro sono state oggetto, nel fine settimana appena trascorso, di una particolare attività di vigilanza e controllo volta alla salvaguardia della sicurezza della balneazione, organizzata nell’ambito dell’ operazione “Mare sicuro”.
L’attività, che ha visto impegnati nei giorni di sabato e di domenica uomini e unità navali della Capitaneria di porto di Gioia Tauro, supportati da una motovedetta e da un battello pneumatico della Direzione marittima di Reggio Calabria, si è incentrata sulla vigilanza del rispetto del divieto di transito di unità a motore all’interno della fascia di litorale riservata alla balneazione.
Il bilancio dell’attività nelle acque dei Comuni di giurisdizione è stato di 12 violazioni amministrative accertate nei confronti di altrettanti diportisti, soprattutto per navigazione con moto d’acqua senza rispettare il limite di distanza dalla costa previsto dalla Ordinanza balneare vigente nelle acque del Compartimento gioiese.
In occasione delle suddette attività di controllo e vigilanza, l’equipaggio del dipendente battello pneumatico GC 306 ha portato a termine una operazione di soccorso in favore di quattro persone che, a bordo di un piccolo natante del tipo “pedalò” con seri problemi di galleggiabilità, si trovavano in difficoltà poiché impossibilitati a riguadagnare la terraferma.
Accertata la situazione di pericolo, l’equipaggio del GC 306 si è prontamente portato sul punto in cui si trovava, ormai semiaffondato, il pedalò e ha proceduto a prestare la necessaria assistenza. Dopo aver accertato le buone condizioni di salute di malcapitati, gli stessi sono stati presi a bordo dell’unità di soccorso e hanno potuto così raggiungere la terraferma, senza conseguenze e in piena sicurezza.
L’operazione compiuta si inserisce nella quotidiana attività della Capitaneria di porto di Gioia Tauro finalizzata al soccorso e alla salvaguardia della vita umana in mare, che verrà nelle prossime settimane incrementata in vista dell’ormai imminente maggior affluenza di bagnanti, tanto nelle spiagge libere quanto in quelle degli stabilimenti balneari insistenti nel territorio.
Si ricorda che, per le emergenze in mare, bisogna sempre chiamare il numero 1530, gratuito sul tutto il territorio nazionale attivo 24 ore su 24.
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