Alle soglie di agosto le condizioni del mare nella zona che riguarda Gizzeria, Falerna e Nocera sono inaccettabili. Il verde anomalo delle acque, con consistenza oleosa e odore pungente, che si estende per una fascia costiera molto ampia non può essere giustificato dalla sola fioritura di una microalga non tossica, né tantomeno dall’idrodinamismo delle correnti che accentuano la fioritura o dalla cattiva gestione dei rifiuti prodotti dalla manutenzione del verde lungo i corsi d’acqua, visto che i fiumi sono in secca ormai da mesi.
Da foto e video pervenuti si può infatti facilmente notare anche la presenza di rifiuti solidi nelle
acque, insieme a materiale plastico e altro non meglio identificato. Il problema è storico, sebbene
mai di queste dimensioni, e pertanto riteniamo umiliante e offensivo nei confronti dei cittadini dire
che il tutto è riconducibile a una semplice fioritura algale: una busta di spazzatura ha sembianze
ben diverse da un’alga!
Poco convincenti e poco rassicuranti sono state le prese di posizione sul tema da parte di Arpacal
e, ancor più flebili, quelle di qualche esponente della maggioranza in consiglio regionale, senza
considerare il silenzio assordante delle amministrazioni locali.
La preoccupazione per la salute dei bagnanti è tanta, così come quella per gli imprenditori del
settore, messi a dura prova visto il rischio elevato di disdette alle prenotazioni. Senza contare che
la qualità delle acque balneari è un biglietto da visita: se non si pone un serio rimedio, il rischio è di
impattare ulteriormente sul turismo della zona negli anni a venire: chi ripagherà il territorio
dell’ingente danno procurato?
È impensabile che una zona storicamente sede di importante afflusso turistico, e in cui il turismo
balneare dovrebbe essere un punto cardine dello sviluppo territoriale, presenti ai cittadini e ai
visitatori questo spettacolo indecoroso nel silenzio quasi totale delle Istituzioni regionali, che si
limitano a qualche scarno comunicato stampa, pur rappresentando essi stessi i soggetti che
dovrebbero proporre la risoluzione del problema.
Abbiamo ancora davanti le parole del Presidente Roberto Occhiuto del luglio 2022, quando,
manifestando preoccupazione riguardo la depurazione, gli scarichi abusivi e le fogne a cielo aperto
tra Falerna e Gizzeria annunciava: ”il tempo della tolleranza è finito!”
A tal fine chiediamo:
- I rappresentanti locali in seno al Consiglio Regionale, hanno intenzione di prendere
posizione a riguardo? Sono essi consapevoli del danno e quali proposte hanno per limitare
i rischi?
- Quali sono le azioni che la maggioranza in consiglio regionale ha ancora in mente di
mettere in atto per risolvere la problematica? Quali sono i risultati ottenuti, auspicati dal
presidente Occhiuto da luglio 2022, sul contrasto agli scarichi abusivi, alle fogne a cielo
aperto e sulla registrazione delle azioni degli autospurgo di cui lui stesso parlava?
- Quale posizione hanno a riguardo le Amministrazioni Comunali di Gizzeria, Falerna e
Nocera Terinese, territori limitrofi e interessati dalla stessa problematica, e cosa intendono
fare?
- Qual è lo stato di funzionamento dei depuratori che riguardano la zona, ad oggi?
- Perché i risultati delle analisi dei campioni di acque di mare prelevati nell’ambito del
monitoraggio della balneazione, eseguito da Arpacal per i parametri microbiologici, non
vengono pubblicate quotidianamente con un bollettino fruibile da chiunque abbia interesse?
Attendiamo risposte ai nostri quesiti in tempi brevi, speranzosi di un riscontro positivo che focalizzi
l’attenzione alla tutela della salute dei cittadini e che miri a salvaguardare gli investimenti degli
imprenditori del settore turistico, ai quali vogliamo arrivi tutta la nostra vicinanza e solidarietà.
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