Di SETTIMIO PAONE
Marialetizia Buonfiglio è un’archeologa di rilievo internazionale, ma le sue radici affondano profondamente nella terra calabrese, in particolare nel borgo di Montauro, in provincia di Catanzaro. Questo legame si riflette nel suo impegno per la valorizzazione del patrimonio storico e culturale della sua terra d'origine.
Un legame profondo con Montauro
Montauro, incastonato tra le colline che digradano verso il Golfo di Squillace, è un centro agricolo noto per la produzione di olio d'oliva di alta qualità e per la sua storia millenaria. Il paese conserva testimonianze architettoniche e artistiche di rilievo, come i portali in pietra dei palazzi nobiliari e le strutture religiose che raccontano la sua evoluzione nel tempo.
La Grangia di Montauro: un tesoro storico
Tra i monumenti più significativi di Montauro vi è la Grangia di Sant’Anna, una dipendenza della Certosa di Serra San Bruno fondata alla fine dell’XI secolo. Questo complesso monastico, inizialmente dedicato a San Giacomo e successivamente a Sant’Anna, ha svolto un ruolo centrale nella gestione economica e religiosa del territorio per quasi sette secoli.
Buonfiglio ha dedicato anni di studio a questo sito, culminati nella pubblicazione del volume La Grangia di Montauro e il suo territorio (Ursini Edizioni, 2002), che rappresenta una delle principali fonti di riferimento sull'argomento.
Dalla Calabria a Roma: una carriera di prestigio
Dopo aver conseguito la laurea e la specializzazione in Archeologia presso l'Università di Roma "La Sapienza", Buonfiglio ha collaborato con la Soprintendenza Archeologica di Roma e con l'Università stessa in numerosi progetti di scavo e ricerca. Dal 2002, è archeologa presso la Sovrintendenza Capitolina di Roma, dove si occupa di importanti siti come il Circo Massimo e il Portico d'Ottavia.
Una voce per la Calabria
Nonostante gli impegni nella capitale, Buonfiglio continua a promuovere la conoscenza della storia calabrese. Ha partecipato a mostre e conferenze, contribuendo a diffondere l'importanza del patrimonio culturale di Montauro e della Calabria in generale.
Attraverso il suo lavoro, Marialetizia Buonfiglio dimostra come le radici calabresi possano essere fonte di ispirazione e di impegno per la valorizzazione del patrimonio storico, unendo la passione per la propria terra all'eccellenza professionale.
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