L’Associazione Nazionale Forense ha insieme alle Istituzioni Nazionali ed Europee ha condannato l’agire del Governo iraniano, sostenendo attivamente i diritti umani, contrastando fortemente la condanna al carcere della collega Nasrin Sotoudeh.
13 novembre 2020 16:17di PIETRO MARINO
Si può sperare che questo sia un passo per la liberazione della collega Nasrin Sotoudeh, sicuramente un passo avanti per una condizione di vita migliore di quella del carcere sta nel fatto che è potuta temporaneamente tornare a casa.
L’Associazione Nazionale Forense ha insieme alle Istituzioni Nazionali ed Europee ha condannato l’agire del Governo iraniano, sostenendo attivamente i diritti umani, contrastando fortemente la condanna al carcere della Collega Nasrin Sotoudeh.
Venne arrestata nel 2018 e condannata nel 2019 ad un totale di 38 anni e mezzo di prigione e 148 frustate per il suo pacifico lavoro in favore dei diritti umani, inclusa la difesa delle donne che protestano contro l’obbligo di indossare il velo islamico in Iran. Dei 38 anni di carcere ne dovrá scontare almeno12.
Ora é stata rilasciata perché le sue condizioni di salute si sono aggravate dopo lo sciopero della fame che l’ha debilitata. Nasrin era entrata in sciopero della fame dallo scorso 11 agosto per protesta contro il mancato rilascio dei prigionieri politici, che si trovano nelle carceri iraniane senza alcuna protezione al Covid19.
Durante il mese di Agosto dopo quasi 50 giorni di sciopero le sue condizioni di salute a causa del rapido deterioramento si erano aggravate ed era stata portata nella clinica della prigione
Per noi come per tutte le Istituzioni democratiche la collega Nasrin è una prigioniera politica, che vive una condizione di abolizione dei diritti Umani, come la maggior parte della popolazione Iraniana.
L’Avvocata Nasrin è fortemente preoccupata in una sua dichiarazione dice che in Iran:
“ Le persone detenute esclusivamente per le loro opinioni politiche o altre forme di attivismo a sostegno dei diritti umani non dovrebbero essere affatto incarcerate, e tali prigionieri, certamente, non dovrebbero essere trattati più duramente o messi a rischio maggiore”.
“Sono disturbata nel vedere come le misure progettate per mitigare la diffusione del COVID-19 siano state utilizzate in modo discriminatorio nei confronti di questo specifico gruppo di prigionieri”, aveva aggiunto.
“Sono molto preoccupata che la vita di Nasrin Sotoudeh sia a rischio. Ancora una volta, esorto le autorità a rilasciarla immediatamente e a concederle la possibilità di riprendersi a casa prima di sottoporsi alle cure mediche di sua scelta. Nel corso degli anni, è stata una sostenitrice tenace e coraggiosa dei diritti dei suoi concittadini iraniani, ed è tempo che il governo cessi di violare i propri diritti a causa degli sforzi che ha compiuto a favore degli altri “.
Le organizzazioni internazionali dei diritti Umani hanno lanciato un appello tramite Michelle Bachelet che é stato ascoltato dalla Magistratura iraniana.
Ora noi tutti ci auguriamo che possa concedere a Nasrin la libertá in via definitiva. Come ANF (Associazione Nazionale Forense) auspichiamo e desideriamo fortemente che i prigionieri politici difensori dei principi di libertá vengano tutti quanto prima rilasciati.
Testata giornalistica registrata presso il tribunale di Catanzaro n. 4 del Registro Stampa del 05/07/2019.
Direttore responsabile: Enzo Cosentino. Direttore editoriale: Stefania Papaleo.
Redazione centrale: Via Cardatori, 9 88100 Catanzaro (CZ).
LaNuovaCalabria | P.Iva 03698240797
Service Provider Aruba S.p.a.
Contattaci: redazione@lanuovacalabria.it
Tel. 0961 873736