Marino (Vitambiente): "I fatti di Beirut sono un monito per combattere il bioterrorismo"

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images Marino (Vitambiente): "I fatti di Beirut sono un monito per combattere il bioterrorismo"
L'avvocato Pietro Marino, presidente nazionale di Vitambiente
  08 agosto 2020 21:39

di Pietro Marino*

Ciò che accade ed è accaduto a Beirut, ancora non si capisce l’origine e il motivo, pare che vi siano parecchie teorie. Il dato consolidato riguarda le poche prove, mentre è profonda la sfiducia nelle istituzioni. Queste alcune delle tesi. Il Fatto che ha caratterizzato questa immane strage, si basa diffusione in ambiente e conseguente distruzione e morte di vite umane tramite il nitrato di ammonio è da troppo tempo dentro l’hangar 12, le fiamme partono per motivi accidentali durante dei lavori di manutenzione (girano le foto dei presunti saldatori), innescano prima dei fuochi d’artificio — anche questi ospitati in un capannone — e poi il resto. Al momento è la versione ufficiale più accreditata. Dietro il fatto efferato varie ipotesi che portano sempre alla stessa strada la mano dell’uomo contro l’uomo, dell’uomo contro l’ambiente e l’ecosistema. Non vorremmo mai fosse un inizio di una di una rappresaglia bioterroristica le caratteristiche degli agenti usati nelle armi batteriologici sono stati riassunti in un documento disponibile sul sito dell’Organizzazione mondiale della sanità. In particolare si trova che devono avere una elevata infettività, ossia una buona capacità di entrare, sopravvivere e moltiplicarsi in un organismo ospite. Una elevata virulenza, ossia devono causare una malattia che potrebbe portare alla morte. Deve essere altamente contagioso, cioè deve avere una buona capacità di causare un numero secondario di casi. Infatti, a differenza delle armi convenzionali il cui effetto offensivo si esaurisce con l’esplosione, poche particelle batteriche possono infettare molte migliaia di persone possono che possono divenire a loro volta vettori di infezione.
Gli agenti delle armi biologiche possono essere virus, batteri, rickttesia (parassiti intracellulari umani), tossine ed organismi geneticamente modificati. Fra i virus ci sono l'Hanta e l' Ebola. Ebola porta a febbri emorragiche mentre Hanta causa febbre con complicazioni renali e problemi respiratori. Possono essere entrambi fatali. Le armi batteriologiche includono il Vibrio colera, Yersinia Pestis, Bacillus anthracis ed altre specie meno pericolose ma patogene come Salmonella typhi e Staphylococcus aureus. Gli organismi rickettsiali sono parassiti intracellulari umani e alcuni possono essere usati nella guerra biologica come il Rickettsia prowasecki, l'agente del tifo.
Le due principali tossine associate alla guerra biologica sono Botulinum e Clostridium perfringens. La tossina del botulino è molto potente e porta a paralisi respiratoria e conseguente asfissia, mentre il Clostridium perfringens posta a cancrena gassosa, che causa necrosi. L’utilizzo di tali armi di distruzione di massa rappresentano la regressione del genere umano di sicuro la morte di ogni forma di vita sulla terra.

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                                                                                                *Avvocato, presidente di Vitambiente

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